Ieri martedì 21 aprile 2020, l'Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) rende noto alcuni chiarimenti sui mancati pagamenti del bonus di 600 euro, richiesti nei giorni a partire dal primo aprile, dai professionisti con partita Iva; lavoratori agricoli; lavoratori stagionali e degli stabilimenti termali e lavoratori del mondo dello spettacolo. In particolare, nel comunicato dell'Inps si legge che l'ente di previdenza ha in pagamento 3.452.050 indennità di 600 euro previste dal Decreto “Cura Italia”. Inoltre per 32.919 domande è in via di correzione l’Iban comunicato in sede di richiesta, ed infine per 958.000 domande è in corso l’istruttoria.

Per i pagamenti in sospeso, il Presidente dell'Inps Pasquale Tridico ha assicurato che tutti i bonus autorizzati saranno regolarizzati. Nei prossimi giorni, le oltre 900mila domande rimaste inevase potrebbero vedersi accreditata la somma o quantomeno accolta la domanda, sebbene, alcune richieste potrebbero essere rifiutate per mancanza di requisiti (come ad esempio, quelle per i liberi professionisti iscritti in due casse previdenziali).

Come verificare lo stato di avanzamento della propria domanda

I lavoratori possono consultare lo stato della propria domanda accedendo nella sezione loro dedicata all'indennità di Covid all'interno del sito dell'Inps. L'accesso alla sezione avviene previo inserimento del proprio codice fiscale e della prima parte del pin ricevuto tramite messaggio sul proprio cellulare.

L'accesso alla sezione personale permetterà di verificare la correttezza dei dati inseriti e lo stato della domanda (che nel caso non sia stato effettuato il bonifico dei 600 euro, nella voce stato della domanda risulterà in attesa di esito). Intanto, sono migliaia i lavoratori che lamentano il ritardo nelle erogazioni del Bonus 600 euro del mese di marzo. Le domande totali per indennità di Covid inviate all'Inps ammontano a circa 5 milioni di domande per un totale di quasi 10 milioni di persone coinvolte.

Alle domande del bonus di 600 euro si aggiungono, rende noto il Presidente dell'INPS Pasquale Tridico durante l'audizione in Commissione Lavoro alla Camera dello scorso lunedì 20 aprile si aggiungono 280mila richieste di Cassa Integrazione, 208mila congedi parentali, 66mila domande di bonus baby-sitting e 139mila richieste di assegni ordinari.

Inoltre, il Presidente ha sottolineato che l’INPS “ha prodotto una mole di provvedimenti che normalmente si gestiscono in due-tre mesi, pubblicando decine di circolari e messaggi, e tutto ciò con il 95% dei dipendenti in smart-working". Intanto, il governo sta pensando a un nuovo bonus di 800 euro, per il mese di parile, che con molta probabilità spetterà solo a chi ha guadagnato meno di 35.000 euro.