L'imminente nuovo decreto legge, previsto per il mese di aprile dovrebbe includere un nuovo bonus per le famiglie con figli, al fine di supportarli economicamente nel far fronte agli effetti dell'epidemia da Coronavirus. Si fa strada la possibilità di erogare un sussidio nuovo ai genitori che hanno dei bambini di età inferiore a 14 anni.

La Ministra per Famiglia, Elena Bonetti ha proposto l'anticipo nel prossimo decreto di un assegno extra che va da 80 fino a 170 euro a figlio, per tutti i nuclei famigliari che hanno figli propri o adottati dell'età sopra indicata.

"È importante creare delle misure necessarie per il benessere delle famiglie e che investano sul loro futuro, perché qui stiamo ipotecando un futuro", queste le dichiarazioni della Ministra a radio Capital, in merito alla necessità di aiutare le famiglie che attualmente rischiano di pagare il prezzo più caro della crisi in corso.

Come funziona questo sussidio

Il meccanismo di attribuzione del nuovo bonus è del tutto similare a quello dell'assegno di natalità, relativo alla legge di bilancio del 2020.

Il beneficio viene, infatti scaglionato sulla base del reddito Isee in corso di validità ed è così suddiviso:

  • 160 euro al mese per ogni figlio per Isee fino a 7.000 euro, per un totale di 1.920 euro annui;
  • 120 euro per Isee che va dai 7.000 ai 40.000 euro, per un totale di 1.440 euro annui;
  • 80 euro per redditi superiori, per un totale di 960 euro annui.

Le differenze tra il nuovo sussidio e il bonus bebè

L'assegno di natalità, detto bonus bebè è un sussidio mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio al 31 dicembre 2020.

Il bonus viene corrisposto ogni mese a partire dal mese di nascita o di ingresso nella famiglia del figlio adottivo, su base annuale. Nella nuova proposta questa misura verrebbe estesa a tutti i figli fino a 14 anni.

Paragonando il nuovo bonus figli all'assegno di natalità degli altri anni, risulta chiaro che il beneficio è stato soltanto esteso a coloro che hanno un reddito Isee che supera i 40.000 euro ed anche a tutti i soggetti che non detengano un indicatore della situazione economica equivalente (in acronimo Isee).

Come avverrà il pagamento

Sarà l'Inps ad erogare l'assegno direttamente al beneficiario a mezzo bonifico, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con Iban intestato a chi fa la domanda.

Intanto sembra si sia sbloccata la problematica delle domande sul portale Inps. A causa di un sovraccarico degli accessi, a partire dalla sera del 31 marzo ci sono state una serie di disfunzioni che hanno impedito a molti di fare la richiesta del bonus di 600 euro per lavoratori autonomi. Al momento, invece il portale Inps ha ripreso a funzionare con delle entrate scansionate: per i patronati e commercialisti dalle 8:00 alle 16:00 e per i cittadini dalle 16:00 alle 23:59.