Novità in arrivo per colf e badanti nel decreto aprile allo studio del Governo per le nuove misure per fronteggiare la crisi economica. Si fa sempre più probabile, infatti, l'introduzione della cassa integrazione in deroga o del reddito di emergenza per i collaboratori domestici che dovessero perdere il lavoro in questo periodo a causa dell'emergenza sanitaria.
Nel decreto precedente, il cosiddetto Cura Italia, le misure a sostegno dei lavoratori hanno riguardato essenzialmente i dipendenti, per i quali è stata istituita la cassa integrazione in deroga, e gli autonomi, beneficiari di un'indennità di 600 euro per il mese di marzo che dovrebbe essere prorogata anche per il mese di aprile.
Manca, quindi, un intervento per il settore domestico, sollecitato dalle associazioni di categoria e per il quale il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha dato segnali di apertura.
Fino ad oggi, l'unica agevolazione per le famiglie, riconosciuta dal decreto Cura Italia, è la proroga al 10 giugno del versamento dei contributi in scadenza tra il 23 febbraio e il 31 maggio.
Decreto aprile, apertura per il sostegno a colf e badanti: la cassa integrazione in deroga
Secondo quanto riferito dal ministro Catalfo a margine degli incontri avuti nei giorni scorsi con le associazioni sindacali e datoriali del settore (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs, Federcolf, Fidaldo, Assindatcolf e Domina), l'atteso decreto aprile dovrebbe prevedere la cassa integrazione anche per colf e badanti che versano contributi Inps.
L'ammortizzatore sociale, che dovrebbe prevedere procedure estremamente semplificate, potrà essere applicato alle oltre 800 mila badanti, colf e baby sitter assunte con regolare contratto e che, a causa dell'emergenza sanitaria, hanno subito interruzioni o sospensioni della regolare attività lavorativa. Questo con l'obiettivo di aiutare sia i lavoratori che le famiglie che, in questo caso, fungono da datore di lavoro.
Allo studio anche una soluzione per quanto riguarda la malattia dei lavoratori domestici, ad oggi riconosciuta solo per pochi giorni a carico delle famiglie e quanto mai attuale in caso di quarantena.
Reddito di emergenza per colf e badanti in nero
Una seconda novità attesa dal decreto aprile è quella riguardate le colf e badanti in nero, circa 1 milione e 200 addetti secondo le stime, per le quali potrebbero aprirsi le porte del reddito di emergenza, al pari di tutti i lavoratori irregolari.
A questo proposito si segnala un'ulteriore richiesta della Fidaldo, la federazione che raggruppa le associazioni dei datori di lavoro domestico, che ha chiesto di cogliere l'occasione di aiutare chi lavora in nero, per introdurre un meccanismo strutturale che consenta la deduzione totale del costo del lavoro domestico, in modo da aiutare le famiglie e, allo stesso tempo, favorire l'emersione del sommerso.