Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in un'intervista a Repubblica, ha confermato l'intenzione del governo di predisporre uno strumento che funga da ammortizzatore economico-sociale per la categoria a cui fanno capo colf e badanti. Collaboratori e collaboratrici domestiche, nel prossimo decreto, saranno destinatari di un provvedimento che garantirà loro un'indennità che dovrebbe oscillare tra i 400 ed i 600 euro. La cifra sarà stabilita in base ad un parametro determinato dalle ore di lavoro. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ministro.

Cassa integrazione meno idonea del bonus

La misura che dovrebbe essere riservata a colf e badanti può essere considerata senza precedenti e determinata dalla straordinarietà del momento. Non a caso il ministro del Lavoro, nell'intervista, l'ha definita come "uno strumento inedito". L'idea prospettata dall'esponente dell'esecutivo è quella di farlo variare in base al numero di ore di lavoro prestate. Si tratta di una soluzione che, secondo Nunzia Catalfo, è più idoneo rispetto alla cassa integrazione per questa classe di lavoratori. La Cig, secondo quanto evidenziato, non sarebbe stata considerata una soluzione adeguata sulla base del fatto che si sarebbe dovuto intervenire per sostenere una forza lavoro che, molto spesso, è vincolata da accordi con più famiglie che, a norma di legge, si trasformano in un datore di lavoro multiplo.

Basterà autocertificazione per ottenere il diritto al bonus

Le linee guida dettate dal Ministro permettono di anticipare già adesso quelli che potrebbero essere gli scenari. In caso di ore di lavoro ridotte del 25% a causa dell'emergenza sanitaria in atto e per chi è sotto le 20 ore settimanali, sarà corrisposta un'indennità di 400 euro.

Per chi, invece, fosse al di sopra del monte orario citato, scatterà un bonus da 600 euro. Si conferma, inoltre, l'intenzione di snellire il più possibile le pratiche burocratiche in una fase così emergenziale sotto il profilo economico, poiché la stessa Catalfo ha spiegato che basterà una domanda corredata da una semplice autocertificazione.

La strategia resta, perciò, quella di provvedere a livello governativo con un concreto sostegno al reddito dei lavoratori, garantendo al tessuto economico e sociale la possibilità di uscire, con minore impatto negativo possibile, da una fase di emergenza sanitaria e finanziaria che non ha precedenti nella storia dell'Italia e probabilmente del mondo. Le misure di sostegno si inseriscono, quindi, nello stesso solco, considerato che la necessità di mantenere il distanziamento sociale potrebbe avere contribuito alla diminuzione del lavoro per colf e badanti.