Nel prossimo decreto economico, slittato a inizio maggio sarà probabilmente introdotta una misura atta a supportare i lavoratori domestici, come colf e badanti in difficoltà per la sospensione o riduzione del proprio lavoro causata dall'emergenza Coronavirus in atto. Attualmente si parla dell'ipotesi di erogare a questa categoria un indennizzo fino a 600 euro al mese per due mesi, ma solo se il lavoratore non convive con la famiglia datrice di lavoro.

La questione del requisito 'non conviventi'

L'aiuto spetterebbe soltanto a colf e badanti che non convivono con le famiglie per le quali lavorano e il motivo di questa scelta è semplice: nella maggior parte dei casi i lavoratori domestici che convivono con i datori di lavoro non hanno subito danni o ripercussioni economiche.

Infatti essi hanno continuato a prestare normalmente la propria attività, nonostante l'emergenza coronavirus in corso. Il problema sarebbe maggiormente rilevante per i non conviventi: essendo costretti a recarsi sul posto di lavoro, essi incorrono in rischi più concreti e in molti casi si sono visti costretti a rinunciare alla prestazione, mentre in altre casistiche sono state le famiglie stesse a dover recedere dall'ausilio di colf e badanti, sempre per lo stesso motivo. In questo caso individuare la platea dei beneficiari è semplice: basterebbe recuperare codice fiscale e posizione Inps per constatare se il lavoratore conviva o meno con la famiglia datrice di lavoro.

Di oggi, 1 maggio, l'aggiornamento della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo che in un'intervista su Repubblica.it ha dichiarato di voler trovare, per queste categorie, uno strumento alternativo alla cassa integrazione, poichè spesso lavorano presso più famiglie e probabilmente basterà "una domanda con una semplice autocertificazione"

Roberto Gualtieri ha parlato del problema colf e badanti

In data 28 aprile, il Ministro dell'Economia, in audizione sul Def ha parlato della possibilità di introdurre un indennizzo per aiutare i lavoratori domestici la cui attività è attualmente compromessa a causa delle misure di restrizione per il contenimento della pandemia.

"Per colf e badanti che si sono visti impossibilitati a fornire le proprie prestazioni in questo periodo - ha dichiarato Gualtieri - sarà garantito un indennizzo con il prossimo decreto".

Il lavoro domestico resta ancora escluso dal blocco dei licenziamenti

Con il nuovo decreto si prolungherà il divieto di licenziamento per le imprese di due mesi, ma colf e badanti sembrerebbero non essere ancora tutelati da tale strumento.

Il blocco dei licenziamenti attualmente è previsto fino al 15 maggio: ora si parla di estenderlo fino a luglio. La categoria dei domestici comprende una platea di 500 mila di lavoratori che attendono aiuto e risposte dal mondo della Politica. Il decreto in arrivo potrebbe fornire supporto a questo settore, penalizzato dalla crisi in atto.