Nella diretta nazionale del 26 aprile, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha elencato le misure economiche previste nella fase 2 post Coronavirus. Tra le promesse del premier troviamo: il bonus di 600 euro per gli autonomi che probabilmente sarà portato a 800 e forse "sarà rinnovato con un semplice click", ulteriori bonus babysitter da 600 euro e il blocco dei licenziamenti per un altro bimestre.

Altri aiuti al vaglio del Governo

A queste misure si aggiungono la Cassa Integrazione prorogata per altre nove settimane, giornate ulteriori di congedi speciali, dei quali i genitori potranno usufruire fino alla fine di settembre, contributi per i lavoratori domestici, come badanti e colf che sono rimasti al di fuori degli altri aiuti previsti dal Cura Italia.

C'è inoltre la possibilità di introdurre il nuovo strumento del Reddito di Emergenza per coloro che non sono supportati da altri sussidi e ammortizzatori sociali. Si parla di elargire fino a 400 euro ai single e fino a 800 euro ai nuclei famigliari.

I prestiti alle aziende

Nelle misure da circa 55 miliardi di euro, sono previsti anche degli aiuti per le imprese, perché come ha affermato il premier Conte: "Il Paese non può ripartire senza le imprese". Si tratterebbe di un "sostegno poderoso" che prevedrebbe 30 miliardi da destinare alle garanzie per i prestiti e l'ipotesi di elargire liquidità nell'immediato alle imprese che hanno meno di 10 dipendenti.

Tagli alle utenze e supporto al turismo

Si pensa inoltre di ridurre i costi delle bollette e di introdurre agevolazioni per gli affitti commerciali, come il credito d'imposta al 60%, più una riduzione delle tasse per i locatari.

Un'altra possibilità della quale si sta parlando è quella di aiutare il settore turistico, infatti ieri Giuseppe Conte ha precisato: "Supporteremo anche gli operatori".

In merito alle modalità di prestito alle imprese, però c'è la negazione del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi: "Questa non è una procedura ragionevole: 19 documenti per erogare il finanziamento sono troppi".

Il pacchetto lavoro prevede un dispendio esiguo

Occorrono 24 miliardi di euro per estendere la Cassa Integrazione, garantire la Naspi, i congedi genitoriali, i bonus babysitter, quello per gli autonomi, le misure previste per i lavoratori domestici. Inoltre i pignoramenti su stipendi e Pensioni per debiti fiscali slittano a fine settembre e si assiste alla sospensione delle tasse sulla produzione di zucchero e materie plastiche.

Al vaglio anche la possibilità di supportare i nuclei famigliari con bonus bebè e assegni, oltre al fondo per incrementare degli interventi sul territorio nelle aree più provate e all'interno degli scenari più disagiati.

Sono tanti, secondo Giuseppe Conte gli aiuti che verranno dal mondo della Politica per imprese e famiglie, con l'intento di supportarle nella crisi economica innescata dall'emergenza coronavirus in atto.