Il Decreto Rilancio varato dal governo Conte per ristrutturare il settore economico del paese è stato definitivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Con la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il DL Rilancio diventa concretamente valido ed effettivo per milioni di nuclei familiari e imprese che a causa dell'attuale recessione economica e sociale vivono in situazioni di gravi difficoltà economiche. Da ieri notte, l'impegno poderoso del governo con un provvedimento di 55 miliardi di euro diventa effettivamente operativo. All'art.

82 si convalida il reddito di emergenza quale sussidio al reddito di tante famiglie che ormai si ritrovano da mesi in forte affanno economico.

Decreto Rilancio: i requisiti per ottenere il Reddito di emergenza

Al capo II del Decreto legge Rilancio composto da 266 articoli ritroviamo all'art. 82 il reddito di emergenza o Rem quale misure per rilanciare il settore lavoro e politiche sociali. Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale rende attiva tale misura già dal mese corrente. Il beneficio sarà erogato sempre dall'Istituto nazionale della previdenza sociale o Inps per due mesi. Le rispettive domande potranno essere presentate presso patronati o enti abilitati fino al mese di giugno dell'anno corrente.

Ciascun soggetto interessato al fine di ottenere il beneficio dovrà dimostrare il possesso di determinati criteri/requisiti. Essi sono:

  • cittadinanza italiana di colui che richiede l'erogazione del sussidio;
  • Isee non superiore a 15mila euro;
  • valore del patrimonio mobiliare relativo all'anno precedente, ovvero 2019, inferiore a 10mila euro, aumentato di cinquemila euro per ciascun membro familiare precedente al primo, sino ad un limite stabilito pari a ventimila euro. Uno stesso incremento, ovvero pari a 5mila euro è previsto anche nel caso di nuclei familiari al cui interno ci sia un componente portatore di handicap;
  • reddito familiare riferito al mese di aprile inferiore rispetto alle somme previste per il reddito di emergenza ( da 400 euro sino ad 800 euro).

Il ministro dell'Economia Gualtieri, inoltre, assicura un accesso rapido ai sussidi sia per famiglie che per imprese.

Casi di esclusione al Rem

Il Reddito di emergenza non potrà essere destinato a coloro che percepiscono le quote previste dal reddito di cittadinanza o qualsiasi altro ammortizzatore sociale. Rientrano nella medesima esclusione anche i destinatari del bonus 600 euro. Tale misura di sostegno è altresì incompatibile con la presenza nel nucleo familiare di:

  • percettore di pensione, ad eccezione dell'assegno di invalidità;
  • titolari di rapporto di lavoro subordinato con reddito pari o superiore alle quote previste dal reddito di emergenza.

Infine, non avranno diritto al Rem tutti i soggetti destinatari di condanne detentive e persone ricoverate per lunghi periodi in enti a spese del demanio.