Pensioni: un tema che continua a tenere banco sul tavolo del governo. La pandemia ha, di fatto, cambiato l'agenda dell'esecutivo che, poche settimane prime dell'acuirsi dell'emergenza sanitaria, aveva annunciato la scelta di far andare ad esaurimento Quota 100 e di valutare una riforma generale delle pensioni. Secondo quanto annuncia il Sole 24 ore la squadra governativa starebbe prendendo tempo sull'annunciato superamento della misura in scadenza alla fine del 2021.

Quota 100 fortemente voluta da Lega e Movimento 5 Stelle

Quota 100 è una misura opzionale per l'uscita anticipata rispetto alla legge Fornero fortemente voluta dal governo Conte 1.

È noto come alla fine del 2021 e dunque a partire dal 2022 ci sia all'orizzonte il così detto "scalone". In sostanza chi non potrà raggiungere i traguardi fissati dalla misura prima della sua scadenza, ossia almeno 62 anni di età e 38 di contributi, rischia di dover lavorare fino a cinque anni in più rispetto a chi, per ragioni anagrafiche, ne ha potuto usufruire. Continuare a lavorare diventerebbe perciò un obbligo senza la facoltà di ottenere una pensione anticipata, salvo arrivare a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne. L'alternativa è il congedo per vecchiaia a 67 anni con almeno 20 di contributi. Da parte dell'esecutivo non c'è intenzione di proroga, ma di intervenire in maniera consistente sul sistema previdenziale in maniera tale da scongiurare quanto paventato e, soprattutto, "limitarne il peso sul debito pubblico".

Il Sole 24 ore, tra l'altro segnala, come Quota 100 secondo la Corte dei Conti non abbia sortito gli effetti sperati. Il rifermento va in particolare al fatto che consentire pensionamenti anticipati potesse garantire ricambio generazionale sui posti di lavoro. Ipotesi, al momento, non concretizzatasi.

Il quotidiano di Confindustria segnala, inoltre, come nei Pnr si stia ponendo in evidenza il fatto che sul sistema pensionistico occorrano riflessioni particolarmente attente.

Al momento, però, all'orizzonte non sembra esserci un'agenda che possa determinare cambiamenti sensibili a breve termine. Occorrerà infatti attendere la ripresa e riannodare i fili del dialogo con le parti sociali. Secondo, inoltre, quanto specifica Il Sole 24 ore è difficile immaginare che possano esserci appuntamenti risolutivi prima della stesura della prossima manovra finanziaria prevista in autunno.

Pensioni: Legge Fornero sempre in vigore

La questione, in una fase di particolare emergenza economica, risulta particolarmente spinosa. Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e per il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri incastrare il problema tra i tanti per le casse dello Stato, sarà un compito arduo. Non resta che attendere per capire cosa accadrà.

Matteo Salvini ha già annunciato barricate qualora si vada ad abolire Quota 100 in favore di un ritorno alla Fornero. Occorre però precisare che la misura di stampo giallo-verde è solo opzionale e sperimentale. L'eventuale esaurimento, di fatto, comporterebbe come unica via d'uscita dal mondo del lavoro attraverso la legge previdenziale principale che, dalla sua approvazione con il governo Monti, non è mai cambiata. Al netto di misure d'uscita opzionali come lo è stata, ad esempio, l'Ape Volontaria.