Quota 100 è una misura di cui la Lega va orgogliosa e non ha alcuna intenzione di far passare agevolmente una sua abolizione. Lo fa capire ancora una volta Matteo Salvini con dichiarazioni bellicose rispetto alla presunta possibilità che si elimini quella misura opzionale d'uscita anticipata dal mondo del lavoro. Da tempo il Carroccio sostiene che la riforma previdenziale messa in campo dall'allora governo Monti sia stato un passaggio che ha fatto male a italiani costretti a lavorare fino a 67 anni per una pensione di vecchiaia. Gli anni di contributi necessari per un'uscita anticipata sono, invece, 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Quota 100 rappresenta, invece, uno strumento opzionale per lasciare il lavoro in anticipo ed è stata varata dal governo Lega-M5s. Attorno a essa si annidano, però, opinioni polemiche rispetto al rapporto costi-benefici. Di certo c'è che, però, la legge che porta il nome di Elsa Fornero viene vista come il fumo negli occhi dalla Lega che la considera una scelta fatta al tempo per avallare i dettami di Bruxelles.
Pensioni a rischio senza la riforma per Elsa Fornero
Nel corso di un intervento alla Camera del capogruppo della Lega Riccardo Molinari la legge Fornero è stata richiamata come una di quelle riforme di estrazione filo-europeista. La risposta è arrivata nel corso della trasmissione Tagadà.
Proprio l'ex ministro del governo Monti ha puntualizzato che quel passaggio fu quasi obbligato per salvaguardare la tenuta del sistema. "Se - ha detto Elsa Fornero - ha un po' di cervello, anche se non lo ammetterà mai, saprà che non è stata fatta per non compiacere l'Europa,ma perché noi rischiavamo di non poterle pagare le Pensioni in essere.
Se è stata fatta bene o male lo lascio giudicare ad altri, ma l'abbiamo fatta perché era necessario ridare credibilità al nostro Stato quanto alla possibilità di ottenere credito".
Salvini mostra determinazione nella difesa di Quota 100
Per l'Italia sotto il profilo economico si apre una stagione in cui ci saranno dei percorsi da intraprendere.
Resta da capire quale sarà il destino che sarà riservato a Quota 100. La misura non è mai stata digerita da un esponente di rilievo della maggioranza come Matteo Renzi, leader di Italia Viva. La scelta anticipata dal governo, almeno quella risalente a qualche mese fa in vista della Finanziaria del 2020, è quella di farla andare ad esaurimento alla fine del 2021. Il tutto in previsione di una possibile riforma più approfondita, tenuto conto che Quota 100 resta una via d'uscita anticipata opzionale e sperimentale. Non una legge previdenziale vera e propria. Sul suo profilo Twitter, però, Matteo Salvini ha inteso mettere in rilievo che la Lega non ha nessuna intenzione di avallare l'eventuale cancellazione della possibilità data con l'introduzione della misura.
"Qualcuno - scrive il leghista su Twitter - vorrebbe togliere Quota 100 e tornare alla Legge Fornero? Faremo le barricate". Una dichiarazione di intenti che, se non altro, suggerisce la determinazione della Lega nel voler ostacolare un'eventuale rinuncia alla misura.
Occorre comunque precisare che non si può parlare tecnicamente di un ritorno alla Legge Fornero. La norma non è mai stata messa da parte. Semplicemente l'eventuale cancellazione di Quota 100 rappresenterebbe l'eliminazione di un percorso alternativo a quella che resta la via principale per raggiungere la pensione.
#Salvini: Qualcuno vorrebbe togliere #Quota100 e tornare alla Legge Fornero? Faremo le barricate. #7gold
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 19, 2020