Novità anche sulle Pensioni nella nuova legge di Bilancio 2021 che ha ottenuto ieri la fiducia da parte della Camera dei Deputati che ha dato il via libera alla manovra economica e finanziaria. Un’operazione da 40 miliardi di euro che arriva dopo i diversi provvedimenti economici di una certa rilevanza finanziaria che sono stati adottati dal governo da marzo in poi, a cominciare dal cosiddetto decreto Cura Italia. Sono stati 314 i deputati che hanno votato sì alla fiducia della legge di Bilancio, i parlamentari contrari alla manovra sono stati 230 e due gli astenuti.
Pensioni, novità in arrivo con la manovra per il 2021
È in programma per dopo Natale la votazione finale sul testo, le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari saranno trasmesse in diretta tv domenica 27 dicembre a partire dalle ore 19. La manovra dovrà poi passare al vaglio del Senato della Repubblica. Si prevede una discussione rapida a Palazzo Madama per consentire, nel più breve tempo possibile, di poter dare l’ok definitivo, in modo da per evitare di ricorrere all’esercizio provvisorio. Tra le misure previste nella legge di Bilancio 2021 quelle, tanto attese, sulle pensioni. Introdotta qualche novità in materia previdenziale rispetto a quanto originariamente previsto dal governo, in attesa, tuttavia, che si concluda il tavolo di confronto aperto con i sindacati per una riforma strutturale del sistema pensionistico ancora regolamentato dalla tanto contestata legge Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno della maggioranza parlamentare di larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico.
Pensioni, anche salvaguardia esodati oltre ad Ape social e Opzione donna
Nel pacchetto delle pensioni, alla proroga dei regimi sperimentali di Opzione donna per le lavoratrici e dell’Anticipo pensionistico sociali per le categorie più disagiate dei lavoratori, il testo che ha avuto ieri il via libera dall’aula di Montecitorio, diversamente dal testo originario, prevede anche la salvaguardia di 2.400 esodati, tra i più penalizzati dalla riforma Fornero.
Quello che di fatto è il nono provvedimento di salvaguardia degli esodati avrà per il 2021 un costo complessivo di 34,9 milioni di euro e per il 2022 di 33,5 milioni di euro. Poi, nel 2023 costerà 26,8 milioni di euro e successivamente è previsto fino al 2026 un ulteriore aumento di circa 20 milioni di euro. L'iso-pensione, per 3 anni, darà sostanzialmente la possibilità di scivolo nei casi di crisi aziendali in anticipo rispetto ai requisiti attualmente richiesti per l’accesso al trattamento previdenziale.
Queste sono le ultime novità in arrivo sul fronte previdenziale con la legge di Bilancio dell’era Covid, per le altre misure sulle pensioni che rendano più flessibile l’uscita anticipata dal lavoro si dovranno però attendere i provvedimenti strutturali di rivisitazione del sistema previdenziale – anche in considerazione della conclusione della sperimentazione della Quota 100 - su cui è stato aperto un tavolo di confronto tra il governo e sindacati che va avanti ormai da diversi mesi.