Primi nodi per il piano assunzioni Scuola che dovrebbe portare per l'anno scolastico 2021/2022 a non meno di 60.000 stabilizzazioni di docenti precari. I costi elevati e le nuove frizioni con l'Unione europea stanno, al momento, frenando l'accordo che il ministero dell'Istruzione ha intenzione di fare con i sindacati. Ma arriva anche l'ipotesi di abbassare il vincolo della mobilità portandolo per tutti a tre anni, anche se ciò potrebbe far salire al 30% la percentuale degli insegnanti che negli ultimi quattro anni ha provveduto a cambiare cattedra.
A partire dal 1° settembre prossimo, il numero delle cattedre vacanti sarà di 112.000: per arrivare all'accordo con le sigle sindacali il ministro Patrizio Banchi sarebbe anche disposto ad adottare - come è riportato nella bozza del Patto per la scuola - "procedure urgenti e transitorie di reclutamento a tempo indeterminato".
Assunzioni scuola da graduatorie e concorsi, i numeri delle stabilizzazioni del 1° settembre 2021
Procedure che, al momento, non sono state ancora definite, ma che dovranno permettere di assegnare un docente a ogni cattedra vacante all'inizio del nuovo anno scolastico. Tuttavia, la difficoltà di reperire docenti nelle materie a forte carenza di candidati, già negli anni scolastici passati aveva confermato la necessità di arrivare alle stabilizzazioni anche da altri canali che non fossero solo le graduatorie a esaurimento (GaE), azzerate in varie classi di concorso, e il concorso ordinario della scuola da 46.000 posti, le cui procedure risultano bloccate dall'emergenza sanitaria.
Da qui la necessità di adottare un mix di meccanismi "urgenti e transitori", ordinari e straordinari, che possa portare alla stabilizzazione dei docenti precari e alla copertura delle classi di concorso maggiormente carenti. Oltre alle GaE, anche il concorso straordinario dei 32.000 docenti con 36 mesi di supplenza e da stabilizzare potrebbe risultare insufficiente rispetto all'obiettivo di arrivare alle 60.000 e oltre assunzioni, soprattutto per le scuole del nord Italia, dove sono vacanti sei cattedre su dieci dei 112.000 posti da assegnare.
Nuovo piano scuola, oltre alle assunzioni precari anche la mobilità
Il nodo assunzioni scuola e il piano del governo per coprire tutti i posti per il 1° settembre, tuttavia, potrebbe creare frizioni con l'Unione europea per i costi dell'operazione, stimati tra il miliardo e il miliardo e mezzo. Quella che potrebbe essere classificata come una "nuova sanatoria" andrebbe a finire al vaglio dell'Ue che da anni è attenta alla gestione dei docenti precari della scuola italiana.
Altro nodo del comparto e, dunque, dell'assegnazione delle cattedre è rappresentato dalla mobilità degli insegnanti. Ad oggi, i trasferimenti sono soggetti ai vincoli di cinque o tre anni, a seconda dei casi, nella sede di titolarità della cattedra.
Mobilità scuola 2021/2021, si pensa di abbassare il vincolo dei docenti di ruolo
Tra le ipotesi trapelate nelle ultime ore del nuovo piano scuola figura quello di abbassare l'asticella del blocco mobilità a tre anni per tutti, legandola all'offerta formativa triennale. Dalle cifre si constata, in ogni modo, che nell'ultimo triennio si sono spostati oltre 177.000 insegnanti, anche dalle scuole del Nord per fare rientro in quelle del Sud. All'inizio dell'anno scolastico 2021/2022 le stime parlano di 40-50mila nuovi trasferimenti, per cui in quattro anni i trasferimenti supererebbero abbondantemente la cifra delle 200.000, circa un terzo dei 680mila insegnanti di ruolo. Un dato considerato elevato, che non ha eguali negli altri comparti della Pubblica Amministrazione e che rischia di accrescersi ulteriormente per l'allentamento dei vincoli.