Il Consiglio Nazionale Forense ha recentemente elaborato la propria ipotesi di modifica delle tabelle sui parametri forensi, attualmente fissati dal dm 2014/55, per liquidare maggiori compensi a tutti i procuratori legali italiani. Al suo interno sono previste una serie di novità che vanno dalla tariffa oraria per le prestazioni, a incentivi fino al 30% per le transazioni.

Per rendere operativo il tutto occorre attendere comunque la formalizzazione del ministero, attraverso l'emanazione di un nuovo decreto.

Arriva la tariffa oraria per stabilire l’onorario in fase di studio di una controversia

Proprio per colmare la lacuna del dm 55/2014 arriva la tariffa oraria, che permette di fissare dei criteri oggettivi. Le tariffe orarie sono molto utili per determinare il compenso che spetta ad un avvocato quando la sua attività si limita a una consulenza o alla redazione di un atto stragiudiziale. A oggi infatti non esiste un parametro di riferimento su cui calibrare l’importo. Più in particolare potrebbe esser prevista una soglia di riferimento, che oscilla tra 200 e 500 euro per ogni ora. Ciò vale sia per consulenze telefoniche, sia per quelle fatte al cliente che si reca in studio. Se tali nuovi parametri forensi venissero approvati, anche gli avvocati italiani potranno quindi richiedere una “parcella a tempo”, soprattutto per le questioni particolarmente complesse.

Le parti saranno comunque sempre libere di stabilire diversamente. I parametri inoltre vengono adeguati al costo della vita, in base ai valori Istat. Proprio per valorizzare l'attività di mediazione, negoziazione, conciliazione viene prevista una maggiore remunerazione pari al 30% in più dei compensi. Per le cause introdotte con malafede o colpa grave il compenso invece si riduce del 60-70%.

Difesa nel processo amministrativo e nuove tariffe

Anche per quanto riguarda l'attività dell'avvocato nel giudizio amministrativi dinnanzi al Tar o Consiglio di Stato, viene previsto un aumento delle tariffe per l'assistenza e la difesa del 20%. L'aumento è pari al 50% invece per la fase cautelare.

Qualora le indagini difensive si dovessero rivelare gravose, impegnative e o urgenti viene previsto un 20% in più dei compensi per il legale che se ne occupa.

Per la fase della convalida nel giudizio direttissimo, i compensi saranno pari a 360,00 euro per la fase di studio e a 675,00 euro per la fase decisionale.

Allo stesso modo davanti al giudice di Sorveglianza, si può arrivare a percepire 360 euro per la fase introduttiva e 900 euro per quella decisionale.

Conciliazione giudiziale e memoria 378 cpc in Cassazione

Un compenso più alto viene previsto per la memoria 378 cpc in Cassazione.

Viene previsto anche che, nelle ipotesi di conciliazione giudiziale o transazione della controversia, l'aumento del compenso sia fissato nella misura di un quarto.