Novità in arrivo per il personale della Scuola dagli emendamenti presentati al decreto legge "Pnrr2", sugli aumenti degli stipendi spettanti ai docenti meritevoli di aver concluso e superato il triennio di formazione. Nuove disposizioni sono previste anche per l'ammissione ai concorsi degli insegnanti precari. Dovrebbe rimanere fissato a 500 euro l'importo della Carta del docente, senza subire i tagli che erano stati prospettati, cosi come verranno riviste le proiezioni di riduzione dell'organico dei docenti. L'aumento delle buste paghe dei docenti che frequenteranno i corsi triennali di formazione incentivata si attesterà tra il 10% e il 20%.
Il relativo emendamento è stato presentato dalla maggioranza nella giornata del 20 giugno alla V Commissione al Senato in occasione dei lavori per la conversione in legge del decreto "Pnrr2".
Scuola, formazione incentivata che determina gli aumenti degli stipendi dei docenti: via il limite del 40%
Sugli aumenti degli stipendi dei docenti, il meccanismo di premialità nella scuola verrà del tutto rivisto rispetto a quanto prevedeva originariamente il decreto legge. Infatti, sarà eliminato il limite del 40% dei docenti scolastici per l'accesso, in maniera volontaria, ai corsi di formazione incentivata. Con l'emendamento presentato due giorni fa, potrebbero dunque partecipare ai trienni di formazione tutti i docenti di ruolo, nel limite dei fondi a disposizione.
La formazione incentivata avrà durata di tre anni e gli insegnanti partecipanti saranno valutati alla fine di ogni anno e, successivamente, al termine del triennio.
Scuola, corsi di formazione triennale: di quanto aumenta lo stipendio dei docenti?
In merito alle materie oggetto di formazione all'interno dei corsi incentivati, i docenti potranno seguire sia le attività della scuola di formazione scelte, sia quelle relative alla capacità degli insegnanti di incrementare le capacità di apprendimento degli alunni.
Gli insegnanti che supereranno la valutazione otterranno un "elemento retributivo" a titolo di salario accessorio. Tuttavia, si tratterà di un importo una tantum, stimabile tra il 10% e il 20% della normale retribuzione per le attività di ruolo del docente. Inoltre nell'emendamento è previsto che i docenti non possano organizzarsi in rotazioni per la frequentazione dei corsi: in tal caso scatterebbe il danno erariale.
Riforma scuola, rimarrà di 500 euro la Carta del docente nel 2022 e negli anni a venire
Diversamente da quanto riportato nel decreto "Pnrr2", gli incentivi della formazione dei docenti non arriveranno dal taglio dell'importo della Carta del docente. L'ammontare della card, dunque, rimarrà quello attuale di 500 euro, sia nell'anno scolastico 2022/2023 che nei successivi anni. Il governo dovrà trovare nuove risorse a copertura della formazione degli insegnanti. Risorse che arriveranno in parte dal taglio delle cattedre già previsto dal decreto: dalla riduzione complessiva di 11.500 posti, tuttavia, si salveranno 1.500 cattedre.
Concorsi scuola, ammessi alle prove gli insegnanti precari senza i crediti formativi
Infine novità sono attese anche per i concorsi nella scuola. Diversamente da quanto era stato già decretato nel Pnrr 2, gli insegnanti precari che abbiano già svolto 36 mesi di supplenza nella scuola potranno accedere alle prove dei concorsi senza dover, successivamente, recuperare i 30 crediti formativi universitari (Cfu). Tuttavia, rimane l'anno di prova al superamento del concorso, periodo nel quale i docenti neo assunti dovranno in ogni modo ottenere i 10 crediti formativi di tirocinio. I crediti si calcolano per ore di servizio e corrispondono a uno ogni 12 ore. Ai fini dell'ammissione ai concorsi nella scuola, inoltre, i docenti precari dovranno aver svolto almeno un anno di servizio nella classe di concorso oggetto di candidatura.