Sale il bonus sulle bollette energetiche alle famiglie e si allargano, fino a comprendere le piccole attività come bar e ristoranti, i crediti d'imposta sull'aumento del prezzo del gas e della luce. È il quadro degli aiuti sul quale sta lavorando il governo uscente di Draghi che prevede di emanare un provvedimento da 12-13 miliardi euro, circa metà dei quali (6,2 miliardi) da reperire dalle maggiori entrate fiscali. Il decreto sarà votato giovedì 15 settembre prossimo alla Camera e prevederà aiuti alle famiglie e alle imprese. Rispetto ai precedenti decreti sul caro-bollette, sarà rivista la soglia dell'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) delle famiglie che potranno beneficiare dell'azzeramento degli aumenti dei prezzi di luce e gas.

Per le imprese, invece, l'inclusione agli aiuti delle piccole attività in ragione del criterio del basso consumo energetico, apre le porte ai sostegni fiscali a negozi ed esercenti commerciali.

Bonus sociale famiglie: azzeramento aumenti bollette luce e gas ottobre, novembre e dicembre 2022

La misura in arrivo dall'esecutivo guidato da Draghi consentirà alle famiglie di contenere gli aumenti dei prezzi per le bollette di luce e gas. Rispetto ai precedenti decreti - il primo dei quali emanato a dicembre 2021 a sostegno delle famiglie vulnerabili per proseguire con i provvedimenti di marzo, maggio e agosto ("Aiuti-bis") 2022 - la maggioranza dovrebbe convergere sull'innalzamento dell'Isee necessario affinché le famiglie possano vedersi riconosciuto l'azzeramento degli aumenti sulle bollette.

Si tratta del bonus sociale che fino a oggi è andato a beneficio delle famiglie con limite di Isee di 12mila euro all'anno. L'incremento dell'Isee per ricomprendere il maggior numero delle famiglie al bonus dipenderà dal prezzo del gas nel momento in cui il decreto verrà adottato. Infatti, più il prezzo del gas sarà basso, più i bonus saranno consistenti e più larghe fasce di famiglie potranno essere ricomprese.

Attualmente, e fino al 31 dicembre 2022, il bonus per le famiglie è accreditato direttamente nelle bollette di luce e gas dei nuclei beneficiari, alcuni dei quali lo percepiscono dall'ultimo trimestre del 2021, anche in virtù del precedente tetto di Isee pari a 8.265 euro.

Bonus bollette luce e gas, in arrivo credito d'imposta per ottobre, novembre e dicembre 2022

Novità in arrivo nel decreto anche per le imprese di qualsiasi dimensione, anche piccole, e a prescindere dal consumo di luce e gas. Con i precedenti decreti sul caro-bollette, sono state indennizzate tutte le imprese con consumi superiori a 16,5 chilowattora e le imprese gasivore ed energivore, cioè le aziende che fanno largo utilizzo di luce e gas. Il bonus energetico, che si traduce in un credito d'imposta di percentuale variabile, viene calcolato sull'aumentato prezzo energetico confrontando le bollette del trimestre da compensare nel 2022 con quelle degli anni precedenti. Finora sono stati indennizzati i primi tre trimestri del 2022 con percentuali sulla differenza di prezzo del 15% di credito di imposta (12% la percentuale originaria) per le imprese oltre i 16,5 chilowattora e del 25% (rispetto alla precedente aliquota del 20%) per le aziende a largo utilizzo di gas ed energia elettrica.

Bonus bollette: quanto spetta di rimborso con credito d'imposta a bar, ristoranti e negozi?

Di conseguenza, l'abbassamento del criterio dei consumi di chilowattora ammetterebbe al bonus e alla novità dei crediti fiscali anche i piccoli esercizi commerciali, come bar, ristoranti, panifici e negozi di piccole dimensioni. I partiti spingono per una percentuale unica di credito d'imposta (anziché due percentuali) da fissare a un'aliquota del 25%, ma il problema è nelle possibili coperture della misura. Come per le famiglie, anche per le imprese inciderà il prezzo del gas al momento dell'adozione del provvedimento da parte di Draghi. Più sarà basso, più l'entità del bonus potrà aumentare: le ipotesi sul tavolo del governo simulano crediti d'imposta fino al 40% per le imprese a largo utilizzo di gas ed energia elettrica e di aumenti del bonus per i negozianti ai quali, allo stato attuale, spetterebbe il 15% di credito.