Di quanto aumenteranno le Pensioni a partire dal cedolino di ottobre 2022 tra bonus, rivalutazione e anticipo del recupero dell'inflazione? Tre sono i ritocchi degli importi delle pensioni attesi negli ultimi mesi dell'anno, alcuni dei quali strutturali e uno una tantum (il bonus 150 euro). Il decreto "Aiuti-bis" di Draghi ha previsto, all'articolo 21, sia la rivalutazione che l'anticipo del recupero dell'inflazione, entrambi corrisposti a partire dai prossimi cedolini dei percettori di pensioni. La rivalutazione dello 0,2% andrà a recuperare la differenza del tasso di inflazione del 2021 e sarà corrisposta ai pensionati con gli arretrati.

Il secondo anticipo, già da ottobre, riguarda il 2% della rivalutazione delle pensioni. Infine, a novembre i pensionati con reddito del 2021 entro i 20mila euro, percepiranno il bonus 150 euro per il caro-bollette.

Pensioni, nel cedolino di ottobre 2022 la rivalutazione dello 0,2%: aumenti da 10 a 130 euro

Il primo aumento delle pensioni, in ordine di cedolini, consiste nell'incremento di due punti percentuali dell'importo mensile. La misura, riservata agli importi non eccedenti i 2.692 euro lordi mensili (35mila euro all'anno), verrà corrisposta già nell'ultima parte del 2022 nei cedolini delle pensioni da ottobre a dicembre, compresa la tredicesima. Il tetto di 2.692 euro è stato individuato in analogia con l'aumento degli stipendi dei lavoratori dipendenti come sconto contributivo del 2%, aliquota data dalla somma dello 0,8% di inizio 2022 con l'ulteriore 1,2% per le buste paga e i cedolini da luglio a dicembre 2022.

Anche in questo caso si tratta di un aumento anticipato che avrebbe dovuto decorrere da gennaio 2023. I pensionati avranno un aumento per questa misura compresa tra i 10 e i 50 euro al mese a seconda dell'importo della pensione.

Pensione, quale sarà l'aumento del cedolino di novembre 2022 con il recupero dell'inflazione 2021?

Il secondo aumento delle pensioni è pari allo 0,2% calcolato sul recupero dell'inflazione del 2021. A gennaio scorso gli importi delle pensioni sono stati rivalutati dell'1,7%, valore inferiore a quello definitivo dell'1,9%. La differenza dello 0,2% verrà erogata nel pagamento delle pensioni di novembre prossimo (anziché all'inizio del 2023, come di consueto) e comprende gli arretrati dell'intero anno 2022.

Si calcola che lo 0,2% corrisponda a 2 euro ogni 1.000 euro di pensione. Quindi, per le 13 mensilità, una pensione di 1.000 euro riceverà un aumento di 26 euro. In linea generale, a seconda dell'importo delle pensioni, il recupero porterà nei cedolini una cifra variabile da 10 a 130 euro. Beneficiari sono tutte le pensioni, ma solo quelle fino a quattro volte la pensione minima avranno l'incremento pieno del 100%. L'unico dubbio, che dovrà risolvere l'Inps con un'apposita circolare, è quello relativo al minimo da applicare, ovvero se considerare la pensione minima del 2022 in virtù della quale la moltiplicazione per quattro dà come risultato 2.097,40 euro, oppure rifarsi all'importo minimo del 2021, pari a 2.062,32 euro.

Le pensioni eccedenti le quattro volte il minimo ricevono un incremento del 75% (tra quattro e cinque volte il minimo l'aumento sarà dell'1,8%); quelle superiori e fino a 2.692 euro dell'1,5%. Il pagamento è previsto sul cedolino di novembre.

Pensioni, oltre all'aumento inflazione anche il bonus 150 euro a novembre 2022

Questione di non poco conto per il governo che succederà a Draghi sarà l'aumento delle pensioni riferito all'inflazione registrata nel corso del 2022, ben al di sopra dell'1,9% del 2021. La rivalutazione verrà effettuata a partire da gennaio 2023. Per le pensioni fino a 20mila euro riferite al 2021, infine, è previsto il pagamento nel cedolino di novembre del bonus 150 euro. Riceveranno automaticamente l'indennità i pensionati rientranti nel limite di reddito, senza necessità di presentare apposita domanda.