Stipendi della Pubblica Amministrazione triplicati con il cedolino di busta paga di dicembre 2022 che riporterà gli aumenti da tabellare, le vecchie e nuove indennità (soprattutto per Oss e infermieri) e gli arretrati per il ritardato rinnovo dei contratti statali 2019-2021. Aumenti e arretrati riguarderanno 2,2 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione, l'85% del totale: dalla Scuola agli enti locali, dalla sanità alle regioni, enti locali e camere di commercio, la cui firma finale è prevista per la giornata del 16 novembre, il cedolino di busta paga riporterà, oltre alla retribuzione mensile maggiorata degli aumenti, anche la tredicesima e il versamento degli arretrati di 50 mensilità.

Dalla triplicazione della busta paga di dicembre prossimo sono esclusi i dipendenti dei ministeri e delle agenzie fiscali che hanno potuto beneficiare per primi del rinnovo contrattuale a maggio scorso. Per i docenti gli aumenti di stipendi saranno nell'ordine di 101 euro lordi mensili (quale euro in meno per il personale Ata), mentre gli arretrati ammonteranno a 2.337 euro. Ma i maggiori incrementi li avranno infermieri e operatori socio-sanitari che si vedranno accreditare anche altre due nuove indennità con i relativi arretrati.

A quanto ammontano per il rinnovo contratto della Pubblica Amministrazione?

Proprio nella giornata di oggi, 16 novembre, arriverà alla firma finale il contratto dei lavoratori dei Comuni e delle Regioni.

Ci sarà un accordo sui dipendenti della scuola e gli aumenti e arretrati saranno versati nel cedolino di dicembre 2022. In tutto sono interessati 430mila dipendenti, tra i quali anche maestri e vigili. L'incremento medio mensile di stipendio si attesterà a 100,27 euro: tuttavia, considerando anche le risorse aggiuntive dello 0,55% e dello 0,22% del nuovo ordinamento e del salario accessorio, gli aumenti effettivi lordi saranno di oltre 117 euro.

Nello specifico, il personale educativo scolastico e i dipendenti della Polizia locale di livello C3 avranno aumenti di 111,73 euro per 13 mensilità, che diventano 128,99 euro con le due indennità.

Arretrati stipendi Pubblica Amministrazione e scuola, come vengono calcolati sul NoiPa?

Il meccanismo di calcolo degli arretrati per i dipendenti delle Pubblica Amministrazione e della scuola è analogo.

Da recuperare, infatti, sono gli aumenti degli stipendi delle 39 mensilità del 2019, 2020 e 2021 più le 11 mensilità del 2022. Il calcolo parte dall'inizio del 2019 ma dall'aprile di quell'anno deve essere sottratta l'indennità di vacanza contrattuale (maggiorata da luglio 2019) già versata sui cedolini di busta paga, per tutte le mensilità nelle quali non si è arrivati alla firma del nuovo contratto. Inoltre, per il nuovo contratto della Pubblica Amministrazione 2022-2024, nei cedolini dei dipendenti del pubblico impiego compare già a decorrere dallo scorso mese di aprile l'indennità di vacanza contrattuale, con maggiorazione da luglio 2022. Numeri alla mano, un dipendente comunale intermedio di posizione economica B7 che finora aveva una retribuzione mensile lorda pari a 1.719,93 euro, nel cedolino di dicembre 2022 vedrà crescere il proprio stipendio a 1.800,70 euro lordi, più la tredicesima mensilità circa pari allo stipendio mensile, e gli arretrati corrispondenti a 1.475 euro per un totale della busta paga di 5.077 euro.

Per i circa 1,23 milioni di docenti, personale Ata e ricercatori del comparto pubblico dell'Istruzione, il calcolo è analogo: 101 euro medi sono gli aumenti di retribuzione mensile, 2.337 euro gli arretrati medi.

Infermieri e Oss avranno i maggiori aumenti di stipendi e arretrati con il rinnovo del contratto Pa

Andrà meglio a infermieri e operatori socio-sanitari con gli aumenti degli stipendi e gli arretrati coincidenti con il rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione 2019-2021. Per i 550mila dipendenti della Sanità, infatti, gli aumenti medi mensili di stipendio ammontano a 116 euro e gli arretrati medi a 1.800 euro, ma si dovranno aggiungere due nuove indennità e relativi arretrati.

Per gli infermieri, l'indennità produrrà aumenti da 62,81 a 72,79 euro a seconda della posizione economica, per arretrati complessivi decorrenti dal 1° gennaio 2021 da 1.381,82 a 1.601,38 euro; per gli altri ruoli sanitari, l'indennità della "tutela del malato" produrrà aumenti mensili da 35,46 a 41,10, con arretrati solo delle indennità tra 780 e 904 euro.