Se la notizia fosse trapelata oggi, poteva sembrare uno scherzo di pessimo gusto, in coincidenza con il pesce dell'1 aprile. Invece, l'accaduto di ieri sera sta non poco preoccupando gli inquirenti in quanto la matrice del gesto potrebbe essere ricondotta alla vicenda della Tap.
Vediamo i fatti. Verso le 22 di ieri, due bombe carta sono state fatte esplodere vicino al Grand Hotel Tiziano di Lecce. Nell'albergo, fra l'altro, erano ospitati i poliziotti del Reparto Mobile che sono giornalmente impiegati per il servizio d’ordine del cantiere della Tap, e la squadra del Lecce che nell'odierna giornata deve partire in Calabria, per giocare domenica la gara di Lega Pro, girone C, con il Cosenza.
Digos, si battono due piste
Le indagini della Digos stanno battendo tutte le piste anche se pare fin troppo evidente che sono due le direzioni più seguite. Una è legata alla fase di dura contestazione che, da alcuni giorni, viene condotta da un nutrito gruppo di persone che sono contrari all'espianto degli ulivi ed alla conseguente installazione del gasdotto. Un altro simile episodio, risalente ad un paio di mesi fa, fu perpetrato ai danni della sede operativa di Tap a Melendugno. In quell'occasione furono lanciate due bottiglie incendiarie.
Un'altra ipotesi riguarda la contestazione di una frangia di ultrà contro l’allenatore Padalino, preso di mira dopo la pesante sconfitta di Foggia. Fortunatamente, gli scoppi succedutisi uno di seguito all'altro ed a breve distanza non hanno causato danni a persone o cose.
Le indagini non stanno minimizzando affatto il gesto, in quanto si potrebbe trattare di un atto intimidatorio celando una vera e propria azione di rappresaglia.
Non ci sono testimoni, vista l'ora e la zona periferica dove ha sede l'Hotel Tiziano.
Sono invece iniziate le ricerche attraverso gli impianti di videosorveglianza presenti numerosi in zona, in particolare quello che riprende le immagini degli ospiti e dei dipendenti dell'albergo.
Ma la Digos sta lavorando per individuare elementi che hanno a che fare con il fenomeno ultrà di Lecce o quello delle fazioni politiche più estremiste. Insomma, a Lecce in questo periodo non si respira un'aria serena e le Forze dell'Ordine sono impegnate su più fronti per evitare che il clima di palpabile tensione possa trasformarsi in clima da guerriglia urbana.