"Questa mattina si è provveduto a smontare le panchine di Piazza della Repubblica come deterrente agli assembramenti dei cittadini". Comincia così il post a mezzo social del piccolo comune di Sannicola, in provincia di Lecce, il quale ha adottato una iniziativa davvero originale per poter far rispettare a livello locale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 11 marzo 2020. L'amministrazione, per evitare eventuali situazioni pericolose e di contagio da Covid-19, ha dato ordine di rimuovere gli schienali e le sedute delle panchine, le quali, in diverse ore del giorno, erano occupate da comitive di anziani che in questo periodo di emergenza sanitaria sostavano per lungo tempo e senza motivo nella piazza su detta.

Molti cittadini ancora non rispettano le regole

Nel Salento, così come in tutta Italia, alcuni cittadini non ne vogliono proprio sapere di rispettare le regole della quarantena fiduciaria. Quelli presi dal governo presieduto da Giuseppe Conte sono dei provvedimenti del tutto momentanei, che servono appunto a mitigare e risolvere la situazione emergenziale che la nostra nazione si sta trovando ad affrontare. Nelle ultime ore sono state tantissime le denunce effettuate dall'autorità giudiziaria nei confronti di persone che hanno deciso di violare il Decreto e che sono state trovate per strada senza motivo. Si può uscire infatti solo per poter fare la spesa o per urgenti necessità, come per andare dal medico o in farmacia a comprare delle medicine.

Sulle panchine smontate, come deterrente agli incontri, sono stati anche affissi i nastri biancorossi tipicamente usati per i sigilli apposti durante i sequestri. Delle stesse ne è rimasto solo lo scheletro in metallo. Il comune di Sannicola non è comunque l'unico nel Salento a prendere delle decisioni del genere, che, seppur grottesche, si spera che facciano capire a tutti che bisogna restare a casa per evitare il diffondersi del contagio.

A Nardò è stato 'chiuso' il mare

Una iniziativa simile è stata presa quindi anche dal comune di Nardò, il quale ha fatto chiudere sia il lungomare che la spiaggia: stessa sorte è toccata al Parco di Porto Selvaggio, una delle zona più turistiche e belle della regione Puglia. In questo caso l'amministrazione neretina ha voluto scoraggiare eventuali scampagnate, e quindi occasioni di ritrovo collettivo.

In queste ore, a livello governativo, si discute se prorogare la quarantena anche oltre il 3 aprile. La decisione sarà presa anche sulla base dei numeri che arriveranno nei prossimi giorni. Sempre nel Salento il sindaco di Ruffano ha invitato a restare a casa la popolazione con in sottofondo l'Inno di Mameli, con il monito del "nessuno incontri nessuno".