La zona del Parco delle Groane ed alcune fermate ferroviarie della linea Saronno-Seregno utilizzate per raggiungerlo, sono in balia degli spacciatori e dei tossicodipendenti che da un vasto comprensorio si recano in zona per acquistare sostanze stupefacenti, in quella che ormai è considerata una delle principali piazze dello spaccio a nord del capoluogo lombardo. Gli sforzi delle forze dell'ordine si sono rivelati insufficienti per ripristinare la legalità, pertanto arriva una soluzione destinata a suscitare polemiche: la soppressione di alcune fermate, quelle più utilizzate da venditori e consumatori di droghe, ma ovviamente la misura si ripercuoterà anche su chi usa i mezzi per recarsi a lavoro o per altri motivi.

Le fermate soppresse

Stando a quanto riferisce la stampa locale in alcuni momenti della giornatai treni in questione sarebbero frequentati praticamente solo da spacciatori e tossicodipendenti, che nella maggioranza dei casi scendono nelle fermate più vicine al Parco delle Groane:Cesano-Groane, Ceriano-Groane e Ceriano-Solaro, dove le forze dell'ordine hanno da tempo intensificato i controlli sulle banchine dei treni e nei pressi delle stazioni. Nel parco sarebbero operativi venditori di eroina, di cocaina e di cannabis, e anche grazie ai buoni collegamenti da e per Milano e la Brianza, questa piazza di spaccio attira clienti da tutta la Lombardia.

Le polemiche per la decisione

"La soppressione delle fermate dovute allo spaccio sono una sconfitta dello stato, che si arrende ai pusher e getta la spugna", commenta un utente su Facebook.

"Invece di arrestare gli spacciatori si sopprimono i treni, a cosa siamo arrivati", chiosa un altro. Più di una persona invece rivolge i propri pensieri a coloro che usufruivano del treno per motivi più nobili e "dopo aver viaggiato a lungo in compagnia degli spacciatori, ora si vede anche sopprimere il servizio", nelle fasce orarie che vannodalle 10.30 alle 12.00, dalle 14.00 alle 16.30 dalle 22.00 alle 23.30,per tutto il mese di Agosto e fino all'inizio del nuovo anno scolastico, una sperimentazione che potrebbe andare avanti anche in seguito.

Il sindaco di Ceriano: "decisione grave, senza precedenti"

La decisione della soppressione delle fermate è arrivata da una concertazione tra i vertici delle forze dell'ordine e le amministrazioni comunali interessate, tuttavia il sindaco di Ceriano Dante Cattaneo non cerca di minimizzare, e definisce la decisione"grave" e "senza precedenti", spingendosi ad affermare che l'assunzione di questa decisione evidenzia che lo stato non abbia più il controllo del territorio.Il primo cittadino punta il dito anche sulla Linea S9, sulla quale la situazione sarebbe insostenibile. Nel frattempo, il consigliere regionale pentastellatoGianmarco Corbetta ha deciso di portare la vicenda al Pirellone, presentando un'interrogazione in merito.