Ogni anno milioni di visitatori popolano l’artigiano in fiera, appuntamento imperdibile per i residenti nel milanese (e non solo), principalmente per le idee regalo che si possono acquistare (oggetti unici completamente fatti a mano), ma anche per la versatilità e l’internazionalità offerta.

La fiera comprende diversi padiglioni, divisi per continenti, e a loro volta divisi per paesi. Una finestra aperta sul mondo che permette di “viaggiare “ in diversi paesi, scoprirne le culture e perché no, comprare qualche regalo di Natale molto originale ed esotico.

Un modo di viaggiare economico che apre spazio alla fantasia e rende attuale più che mai l’era della globalizzazione in cui siamo immersi.

Date e luoghi

L’esposizione universale si svolgerà dal 3 all’11 dicembre presso il polo fieristico Rho-Fiera Milano , raggiungibile in macchina, in treno o con i mezzi pubblici. La grandezza dello spazio espositivo (310mila metri quadrati) permette di accedere a diversi settori che vanno dall’enogastronomia all’abbigliamento, dalla salute e bellezza all’arredamento, dai gioielli all’oggettistica. L’ingresso è completamente gratuito e aperto tutti i giorni dalle 10 alle 22,30.

Non solo prodotti artigianali

All’interno dell’esposizione internazionale vi sono aree dedicate alla ristorazione in cui poter degustare piatti tipici della nostra tradizione italiana (il padiglione Italia è suddiviso regione per regione), ma anche cibi provenienti da tutto il mondo.

La principale novità di quest’anno sono le scuole di cucina, in cui i visitatori potranno partecipare a dei corsi gratuiti in cui apprendere le ricette segrete dei piatti assaggiati in fiera, preparati da chef di fama internazionale. Inoltre spettacoli culturali, danze folkroristiche ed esibizioni musicali animeranno la ventunesima edizione di questo spazio espositivo, che si rinnova di anno in anno.

L’artigiano in fiera rappresenta un incontro di diverse culture e mostra come esse possano convivere tra loro e arricchirsi vicendevolmente, ma vuol dire anche ottime possibilità di favorire le attività commerciali, specie per le aree colpite dal terremoto in Italia e per le aree povere del mondo (Africa , Asia e sud America) che hanno modo di presentare i loro prodotti originali e farsi conoscere in un mercato internazionale e molto competitivo.