Una discussione animata, nata tra i clienti di un noto locale per scambisti, è degenerata a tal punto da finire a coltellate; il locale è il noto club prive Bizzarre, sito in Via Ripamonti 580 a Milano. Gli aggressori dopo aver ferito tre uomini sono scappati a bordo della loro auto, sul posto sono intervenuti gli agenti la Polizia di Stato.

Violenta aggressione la scorsa notte presso il Club Prive Bizzarre a Milano

Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, intervenuta poco dopo l'una di notte sul luogo dell'aggressione, sembra che due clienti del locale abbiano dapprima discusso animatamente con le tre vittime, successivamente le hanno colpite con un'arma da taglio ed infine sono riusciti a scappare a bordo di un'auto facendo perdere le loro tracce.

Le tre vittime della violenta aggressione sono un italiano di 53 anni, il più grave, trasportato in codice rosso all'ospedale Humanitas di Milano, un altro italiano di 51 anni, trasportato in codice giallo all'ospedale Niguarda e un uomo cittadino del Bangladesh di 38 anni che è stato ricoverato in codice giallo all'ospedale di San Donato Milanese. Rassicuranti comunque le notizie che arrivano dai tre nosocomi dove sono stati ricoverati i feriti, nessuno dei tre uomini infatti sarebbe in pericolo di vita. Sulle dinamiche e le cause della violenta aggressione stanno indagando a tutto campo gli uomini della squadra mobile.

Il Club è stato in passato oggetto di un provvedimento di sgombero 

Il club privè in passato è stato anche oggetto di un provvedimento di sgombero, perché ubicato all'interno di una villa che lo Stato Italiano ha confiscato a Pasquale Molluso, noto pregiudicato di origine calabrese, dedito a truffe ed a traffici illeciti cui lo Stato ha confiscato nel solo territorio del comune di Milano ben 161 unità immobiliari, tra terreni, magazzini, appartamenti e ville.

Il provvedimento di sgombero è stato sempre contestato dai gestori del club per scambisti che hanno preso la struttura in affitto 16 anni fa e che sostengono di essere completamente estranei a quelle che sono le attività criminali del proprietario dell'immobile. I gestori asseriscono che sono perfettamente in regola con tanto di regolare contratto di locazione, rinnovabile di sei anni in sei anni, danno lavoro a 7 dipendenti e, tra le altre cose, con la loro attività e con il continuo via vai dei soci frequentatori del club, oltre a fare un servizio che definiscono "sociale", fanno sì che il bene immobile non si degradi.