Prima è stata la volta della Starbucks Reserve Roastery, ovvero della rappresentazione più elevata di quello che è l'impero mondiale del caffè fondato da Howard Schultz: la mega torrefazione di Milano, situata a Cordusio (a due passi dal Duomo), è unica al mondo insieme a quelle di Seattle e di Shanghai. Dopo questo progetto, la Sirena ha proseguito la sua scalata all'Italia con la recentissima apertura di Starbucks a Garibaldi, esattamente verso la fine di Corso Como: trattasi, in questo caso, del classico coffee shop all'americana.

Terzo coffee shop milanese a San Babila

Dopo l'apertura della Reserve Roastery e dello store di Garibaldi, Starbucks ha deciso di andare avanti nel capoluogo lombardo, annunciando l'apertura del terzo coffee shop in Via Durini, a San Babila, in un'area sempre molto centrale. Come per Garibaldi, anche lo store di Via Durini è totalmente dedicato agli amanti del frappuccino, della White Hot Chocolate e dei dolci americani che siamo abituati a gustare durante i nostri viaggi all'estero. Con una piccola particolarità che rende unici gli Starbucks del Belpaese: la presenza di arredi dai toni caldi (richiamanti quelli degli storici bar milanesi) e la vendita di dolci e prodotti tipicamente pensati per l'Italia e firmati dal noto panificio milanese Princi (marchio ormai divenuto un'icona di Milano, portavoce del cibo italiano anche all'estero, dove sempre collabora con il colosso americano del caffè).

Prevista apertura allo scalo di Malpensa

Dopo l'apertura del coffee shop di San Babila, la Sirena non è sazia e prevede un'ulteriore apertura allo scalo di Malpensa, rendendo di fatto l'aeroporto in linea con quelli che siamo abituati a vedere all'estero. In seguito, la catena americana di caffetterie ha in programma di aprire vicino la Stazione Centrale e, forse, anche a Citylife, la nuova zona di Milano famosa per il suo shopping district e per le lussuose residenze dove, tra gli altri, abita anche Fedez.

Una volta ultimate le aperture nella città meneghina, nel corso del prossimo anno, la Sirena si concentrerà su Roma e sulle altre principali città italiane: queste ultime, rappresenteranno la più grande sfida per il colosso americano che ha trovato un buon mercato all'interno di una città cosmopolita come Milano, ma che vuole arrivare a proporre il suo format di caffetterie anche in altre città italiane che, sotto questo punto di vista, sono certamente più tradizionaliste.