"Dopo la pubblicazione dei dati inerenti alle operazioni di polizia ferroviaria in Lombardia, viene certificato l'ottimo lavoro degli agenti impegnati sul campo, sia a bordo dei treni, sia a presidio delle stazioni. Credo che non sia sufficiente riservare a loro un semplice, ma doveroso, ringraziamento. Occorre intervenire in loro supporto con ogni mezzo. Se non ci fossero gli uomini e le donne della Polizia Ferroviaria, non ci sarebbe argine alla delinquenza che ormai prolifera giorno dopo giorno con furti, aggressioni e spaccio di droga". È quanto dichiara Riccardo De Corato, assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, proprio mentre torna ad infuocarsi la questione sui migranti.

Alcuni numeri sulla sicurezza in Lombardia

  • 333 arresti in un anno con ben sei denunce al giorno per un totale di 2250, con oltre 90 mila persone identificate;
  • più di 28 mila servizi di vigilanza presso le stazioni ferroviarie;
  • più di 20 mila servizi di presidio a bordo dei treni, tra questi 2347 servizi anti-borseggio organizzando anche 84 pattugliamenti straordinari.

"Grazie ai loro sforzi, nel 2018 sono state ritrovate ben 98 persone scomparse, tra cui 66 minori", continua De Corato. "Io credo proprio che le istituzioni debbano dare un segnale forte e concreto di vicinanza a questi servitori dello Stato e possano per questo impiegare i militari per coadiuvare il servizio di vigilanza a bordo dei vagoni, almeno sulle tratte ferroviarie più a rischio.

Non basta il presidio delle stazioni ferroviarie, la presenza dei militari potrebbe servire a far ben comprendere a tutti i balordi che qui in Lombardia a nessuno è dato il permesso di delinquere, e che chi non segue le regole poi ne paga le conseguenze", dice De Corato anticipando qualcosa anche per quanto riguarda l'autodifesa, mentre si assiste all'ennesimo autogol dei sindaci del PD e del M5S.

Strumenti di autodifesa anche al personale ATM

"Giovedì pomeriggio, un altro giovane agente di stazione è stato aggredito da un nordafricano presso la metro di Caiazzo. Un uomo, per non pagare il biglietto, si è scagliato contro il dipendente di ATM che lo aveva fermato poco prima. Risultato? Per aver compiuto il proprio dovere, il giovane in divisa si è visto rifilare una scarica di pungi in faccia ed è finito all'ospedale.

Ancora una volta le stazioni della metro di Milano sembrano il Far West. Questo genere di avvenimenti sono ormai all'ordine del giorno. Non possiamo permettere che il personale viaggiante sia rassegnato all'impotenza di fronte a fatti simili, devono essere messi nelle condizioni di fare bene il proprio lavoro. Le aziende del trasporto pubblico locale dovrebbero assicurare i dipendenti più a rischio contro le aggressioni ed individuare tra il personale qualcuno a cui dare la qualifica di Polizia Amministrativa, come previsto da una delibera di Giunta regionale che e' stata recentemente approvata su mia proposta. Così facendo, oltre all'evidente effetto deterrente ottenuto grazie alla fascia distintiva portata al braccio, aumenterebbero notevolmente anche le possibili penitenze inflitte dal magistrato per le aggressioni e le violenze subite.

Nel caso andrebbero anche inasprite le punizioni modificando l'articolo 340 del Codice Penale sull'interruzione di pubblico servizio", continua De Corato. "Infine, faremo il possibile per dotare anche il personale ATM di strumenti per l'autodifesa, come spray urticante e taser. Forse, in questo caso specifico, se non fossero riusciti ad evitare l'aggressione, quantomeno avrebbero impedito al delinquente di fuggire indenne ed indisturbato dallo scontro".