I sindaci di centrosinistra dei comuni della Città Metropolitana di Milano saranno disobbedienti come i loro più famosi colleghi del PD o faranno rispettare la legge? Il Sindaco Negri di Cesano Boscone è stato il primo ad uscire allo scoperto: "Capisco e sono vicino ai sindaci che in vario modo in queste ore si stanno esprimendo contro il Decreto sicurezza. Mi unisco alla loro Lotta. A livello locale, dobbiamo anche esercitare una 'disobbedienza operosa'", ha scritto su Facebook il primo cittadino del comune dove, tra l'altro, ha sede l'Istituto Sacra Famiglia, famosa fondazione dedita alla cura di migliaia di persone con disabilità intellettive e fisiche gravi fondata agli inizi del Novecento.
In proposito, è subito intervenuto anche Fabio Raimondo, vice coordinatore regionale di Fratelli d'Italia: "Parole inaccettabili. La legge deve essere rispettata ed attuata da tutti gli amministratori e qualunque disobbedienza rappresenta un pericolo per la democrazia. Se un sindaco non rispetta la legge perché dovrebbero farlo i cittadini? Questi sindaci stanno imboccando una strada pericolosa: ogni cittadino potrebbe sentirsi in obbligo di non rispettare una legge solo perché gli fa comodo. Non siamo nel Far West".
Le critiche su Facebook
Le critiche sui social network si susseguono, ma in difesa della legge è intervenuto su Libero Quotidiano perfino Valerio Onida, uno dei costituzionalisti più noti e rispettati.
Già Presidente della Corte Costituzionale e professore emerito di diritto costituzionale all'Università degli studi di Milano, Onida ricorda a tutti che un sindaco non può dire che se ne frega della legge.
Per questo esistono metodi più democratici per protestare: candidarsi in Politica, attuare un referendum abrogativo o fare ricorso alla Corte Costituzionale.
Ma il vice coordinatore regionale di Fratelli d'Italia ha poi commentato anche quanto la protesta sia meramente politica e priva di ogni fondamento: "Si ergono a paladini dell'umanità - conclude Raimondo - ma nemmeno hanno fatto lo sforzo di leggere il testo del decreto sicurezza. Invito Negri e tutti i sindaci disobbedienti ad andare sul sito del ministero dell'Interno per leggere le faq illustrative del testo, scopriranno che 'le nuove norme non hanno apportato modifiche in ordine alla possibilità di permanenza nel sistema della prima accoglienza (CARA, CAS, ecc.) dei titolari di permesso umanitario'".