In questo inizio 2013, gli italiani alle prese con la crisi devono fare i conti anche con il caro-multa. Dal primo gennaio, infatti, sono scattati gli aumenti per le infrazioni al Codice della Strada: un rincaro in media del 6% circa.

Per fare qualche esempio, il divieto di sosta è passato da 39 a 41 euro, il mancato uso delle cinture di sicurezza da 76 a 80 euro, l'uso del cellulare alla guida da 152 a 161, il passaggio con il semaforo rosso da 154 a 163. Per chi supera il limite di velocità fra i 10 e 40 Km orari sarà prevista una multa di 168 invece che 159 euro.

Il rischio, afferma l'associazione Codici Centro per i diritti del cittadino, è che le amministrazioni comunali approfittino della situazione cercando di fare cassa effettuando più controlli possibili: "il periodo di crisi economica si fa sentire per tutti - commenta l'associazione - chiunque oggi cerca di tagliare le spese e raccogliere più risorse, ma è necessario anche tener conto che le tasche dei consumatori sono sempre più vuote".

Interessante l'analisi dei dati sulle multe effettuate dai vigili di Roma: nei primi sei mesi del 2012 ci sono state un milione di contravvenzioni. Sono state ritirate o sospese 1.220 patenti (200 al mese, 6 al giorno), le carte di circolazione sospese o ritirate sono state 819.

Sono stati effettuati oltre trentamila controlli per guida sotto l'effetto di alcol e droga, mentre sono 3.609 le sanzioni per le violazioni alle ordinanze del sindaco sull'inquinamento atmosferico ed acustico.

"L'associazione appoggia le sanzioni, qualora si commettano infrazioni del Codice Stradale – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - ma gli aumenti costituiscono una vera e propria batosta per i consumatori che, soprattutto ultimamente, fanno davvero fatica ad arrivare a fine mese. La cosa giusta da fare sarebbe sospendere gli aumenti almeno fin quando la situazione economica del Paese non cominci ad essere in risalita".