Molti non sanno che i limiti di velocità non sono tassativi, nel senso che esiste sempre un margine di tolleranza, precisamente quantificato, solo al superamento del quale scatta la multa. E questo dettaglio, alla luce della crescente diffusione sulle auto (non solo di grande cilindrata) di meccanismi automatici di impostazione della velocità (c.d. cruise control) può far risparmiare svariati minuti di percorrenza in tutta tranquillità di non rischiare l'odiata multa.

Fermo restando che la violazione dei limiti di velocità, unica tra tutte le violazioni del codice stradale, se rilevata tramite controlli automatici (autovelox, tutor, ecc.) deve essere presegnalata.

Tale obbligo peraltro esiste solo in Italia per cui, se guidate in altri Paesi UE, non aspettatevi "avvertimenti" preventivi sulla presenza dell'occhio elettronico.

Il caso di maggior interesse è quello della guida in autostrada, dove il limite ordinario di 130 km/h è in realtà di 136 km/h: solo oltre questa velocità scatta la multa, pari a 41 euro (54,67 dopo le 22). Se si supera il limite di 147 km/h la multa diventa di 168 euro (224 dopo le 22) con 3 punti patente e oltre i 178 km/h la multa è di ben 527 euro (702,67 dopo le 22) con 6 punti patente e la sospensione.

Con il limite a 110 km/h (ad es. in autostrada quando piove) potete andare veloci fino a 115 km/h.

Sulle strade infine dove il limite è a 90 km/h, potete stare tranquilli fino ai 95 km/h.