Nel 1966 nacque la piccola scoperta di casa Alfa Romeo progettata da Pininfarina: la bellissima Spider Duetto. Le caratteristiche dello Spider Duetto risiedevano innanzitutto nella forma della vettura, volta a richiamare quella dell'osso di seppia, in virtù del frontale e dalla coda arrotondati, mentre per quanto concerne la meccanica, essa adottava il pianale accorciato della Giulia con un passo di 2250 cm.

L'origine della denominazione Duetto

Per dare il nome alla splendida nata di Alfa Romeo, la casa automobilistica decise di bandire un concorso a fini promozionali, il cui vincitore fu il signor Guidobaldo Trionfi di Brescia che aveva proposto il nome 'Duetto', certamente un appellativo meno tecnico e più gradevole, che tuttavia fu utilizzato ufficialmente soltanto per un anno a causa dell'omonimia con una merendina dell'epoca, di cui l'azienda produttrice rivendicò l'esclusività del nome commerciale.

Date e modelli del Duetto Spider

Nel '66 ci fu il lancio della Giulia Spider Duetto, dotata del motore 1600 della Alfa Romeo Giulia Sprint GT nella più potente versione 'Veloce'. Nel maggio 1966 tre esemplari partirono alla volta degli Stati Uniti per le presentazioni oltreoceano. Nel '67 il Duetto fiammante guidato da Dustin Hoffman sbarcò sul grande schermo con il film 'Il Laureato', che ebbe grande successo oltre i confini e ciò spinse alla creazione di una versione speciale della spider, cui fu dato il nome di 'Graduate'. 

Nel '68 furono aggiunte alla produzione le versioni Veloce 114 cavalli e la più piccola junior 89 cavalli, con delle modifiche nell'estetica come l'assenza delle calotte ai fari anteriori, per i deflettori fissi e per una differente posizione delle gemme laterali delle frecce.

Le trasformazioni nel tempo

Ripercorriamo i modelli nel corso del tempo.

Alfa Romeo Spider Duetto anno 1966 , è la mitica ''osso di seppia'' commissionata da Alfa al genio Pininfarina. Nel 1969 al Salone dell'Automobile di Torino fu presentata la nuova versione spider, l'innovativa ''coda tronca'' da cui trae la denominazione, proprio per questa sua nuova forma che le conferisce maggior spinta in avanti. Il coefficiente aerodinamico di questa vettura rimase invariato, mentre il bagagliaio si presentava più spazioso. Nel '71 fu la volta della Veloce 2000, quasi una sportiva in termini di prestazioni. Il 1983 è l'anno della Spider Aerodinamica, con fari ridisegnati e l'inserimento dei retronebbia e di paraurti più avvolgenti. Versione cui seguiranno, con ulteriori modifiche, la Spider Aerodinamica II e la più sportiva Quadrifoglio Verde.