Una novità molto importante giunge oggi per gli automobilisti italiani. Infatti la Corte di Cassazione ha deciso che il taglio del tempo per quanto concerne la durata del giallo che passa ora a 3 secondi è legittimo. Questo porterà ad una vera e propria rivoluzione nelle strade italiane. Una novità che non piace assolutamente alle associazioni di categoria che tutelano gli automobilisti italiani e che adesso temono un grande caos e soprattutto un aumento esponenziale delle multe. Questo anche perché le sanzioni a pioggia spesso in Italia vengono effettuate non tanto per migliorare la viabilità o rendere più sicure le strade ma bensì per permettere ai comuni di fare cassa e raccogliere un po di soldi.

La questione che a prima vista può sembrare di scarsa importanza in realtà non lo è. Basta fare l'esempio di quanto successo negli Stati Uniti e più precisamente nella città di Chicago quando il sindaco portò la durata del giallo dei semafori da 3 secondi a 2,9 secondi. Il risultato fu che le multe nella città aumentarono della cifra record di 8 milioni di dollari.  Per l'Italia pertanto la situazione si fa ancora più grave visto e considerato che non si parla di decimi di secondi ma di secondi interi. Pertanto gli addetti ai lavori parlano di un aumento delle multe complessivo che supererà di gran lunga i 100 milioni di euro.

Dal 2009 ad oggi il numero delle contravvenzioni automobilistiche è cresciuto fino alla cifra record del 987%.

Segno che già da tempo comuni e provincie hanno trovato il sistema per rimpinguare le proprie casse. Ora con questa decisione si teme che il problema aumenterà in maniera esponenziale per gli automobilisti italiana già tartassati da tasse e balzelli in continuo aumento.  Ogni anno gli italiani subiscono circa 78 milioni di multe ovvero circa 215 mila al giorno e questo numero a seguito di questa decisione probabilmente salirà di molto. Si tratta di una cifra pari a 3 miliardi di euro per lo Stato che adesso con questa decisione della cassazione è destinata a salire vorticosamente a discapito degli automobilisti italiani.