Probabilmente, Alfa Romeo Giulia, la berlina che arriverà a giugno e che dovrebbe essere la capostipite del rilancio del marchio Alfa Romeo, passerà alla storia, oltre che (si spera) come una bella auto, anche come la vettura più chiacchierata prima ancora di essere presentata al pubblico. Uno dei motivi è anche il fatto di essere la futura "arma" con cui Alfa Romeo e tutto il gruppo FCA puntano a fare concorrenza alle inossidabili tedesche di Audi, BMW e Mercedes, cosa che scatenerà certamente il "tifo" che solo i veri alfisti sanno fare alle vetture del Biscione.

A smuovere ulteriormente gli animi ci ha pensato Reid Bigland, responsabile di Alfa Romeo per mercato nordamericano. Bigland ha lanciato il classico guanto di sfida alla concorrenza: "Alfa Romeo Giulia (sarà) più veloce di BMW", secondo Bigland, il quale aggiunge che la vettura avrà "prestazioni migliori di quello che BMW e Mercedes hanno attualmente sul mercato". Inoltre, il responsabile nordamericano ha tenuto a specificare che "la scheda tecnica della nuova auto vi sorprenderà. Le versioni del modello saranno un po' superiori alla concorrenza".

I motori a benzina saranno costruiti in Italia

Intanto, recentemente, dopo tanti rumors, iniziano a scaturire le prime certezze sia per la nuova berlina di Alfa Romeo sia per l'intero marchio e la futura gamma.

Infatti, FCA ha annunciato un grosso investimento per produrre due nuovi motori Alfa Romeo a Termoli. Entrambi i propulsori sono destinati ai futuri modelli Alfa Romeo e avranno un ruolo importante nel rilancio del marchio. Uno dei due motori è a 4 cilindri ad alte prestazioni, mentre il secondo è un 6 cilindri di derivazione Ferrari.

I lavori nell'impianto di Termoli saranno ultimati nel giro dei prossimi mesi.

Nel frattempo per tutti gli addetti ai lavori saranno allestiti dei corsi di formazione appunto per l'inizio della preparazione dei nuovi motori. Altre notizie certe per la Giulia riguardano la piattaforma alla base della vettura, pensata per essere una versione a basso costo della stessa piattaforma a trazione posteriore che si trova sulle Maserati Ghibli e Quattroporte, con il nome in codice "Giorgio", che verrà utilizzata anche per altri prodotti Alfa Romeo, per la Dodge Challenger e la prossima generazione della Chrysler 300 e della Dodge Charger.

Ma i tedeschi non temono la Giulia

Intanto, dalla Baviera, fanno sapere di non essere affatto preoccupati. Ian Robertson, membro della dirigenza del Gruppo BMW ha affermato che la casa tedesca non teme la crescita di Alfa Romeo e Maserati definiti dallo stesso Robertson "marchi premium di nicchia". In particolare, il dirigente della casa bavarese ha aggiunto che "Maserati e Alfa Romeo non sono nostri competitor diretti", perché farebbero "parte degli altri costruttori premium di nicchia, fuori dal gruppo delle tre tedesche, le uniche globali". Stando ai numeri, il discorso di Robertson pare essere condivisibile. La BMW ha terminato lo scorso anno con quasi 2.120.000 vetture vendute ed una crescita di quasi l'8% rispetto al 2013, il tutto a livello globale e non solo continentale.

Vedremo se con l'arrivo della "Giulia", il cui nome non è stato ancora deciso definitivamente, anche Alfa Romeo riuscirà a macinare gli stessi numeri a livello mondiale, giacchè l'operazione di rilancio, con l'arrivo dopo la berlina di 8 nuovi modelli Alfa Romeo sul mercato, punta anche a questo.