Quello che è appena iniziato sarà un mese fondamentale per Alfa Romeo. Infatti la storica casa automobilistica italiana si appresta a presentare quella che dovrebbe essere l'auto simbolo del nuovo corso della casa del Biscione. Parliamo della berlina di segmento "D" quella che a lungo è stata definita come "Giulia" ma che in realtà quasi sicuramente non si chiamerà così. Attorno a questa nuova auto continua ad essere fitto il mistero. Questo in seguito alla strategia adottata dai vertici di FIAT Chrysler Automobiles ed in primis dall'amministratore delegato Sergio Marchionne che hanno deciso di creare attorno alla nuova berlina una vera e propria cortina fumogena.

Sarà prodotta a Cassino e arriverà sul mercato nel 2016

Tra le poche indiscrezioni che sono trapelate finora, vi è quella che la nuova vettura sarà prodotta presso gli stabilimenti di Cassino. Stabilimenti che sono stati per l'occasione rimodernati per renderli idonei alla produzione delle nuove vetture, secondo le più moderne tecnologie produttive esistenti al momento. La produzione dovrebbe cominciare il prossimo autunno. L'investimento che Fiat Chrysler Automobiles ha effettuato per l'ammodernamento della fabbrica di Cassino e per la produzione delle nuove vetture si aggira intorno al miliardo di euro. Secondo indiscrezioni la nuova berlina arriverà sul mercato nei primi mesi del 2016.

La Giulia rappresenterà solo l'antipasto del nuovo corso di Alfa Romeo che vedrà come suo protagonista indiscusso il nuovo amministratore delegato Harald Wester. Obiettivo dichiarato, giungere grazie alle nuove 8 vetture che usciranno dagli stabilimenti italiani entro il 2018, alle 400 mila immatricolazioni. Grande attesa per la nuova berlina che si preannuncia davvero interessante come caratteristiche tecniche ed estetiche e fortemente candidata a dare filo da torcere alle vetture concorrenti di Bmw, Mercedes e Audi.

Il primo modello di Giulia, quello che verrà mostrato ad Arese il prossimo 24 giugno, è stato prodotto 2 venerdì fa a Cassino. Rosso il colore scelto per questo primo esemplare destinato a far discutere a lungo.