L’e-magazine MotorcycleNews (MCN) ha, senza troppa difficoltà, messo l’enfant terrible Kawasaki Ninja H2 al primo posto tra tutte le Moto presentate nel 2015. Sebbene la scelta appaia ovvia agli occhi di molti appassionati, non bisogna scordare come questo sia stato l’anno in cui il mercato ha subito l’invasione di novità e migliorie dapprima inimmaginabili per le moto di qualunque categoria, non ultima la sorella maggiore della H2 la Kawasaki Ninja H2R.

Aspettando la GSX R

Nonostante l’anno fosse iniziato all’insegna della grande attesa, con foto di concept e lunghi articoli su testate giornalistiche specializzate di motociclette, per la tanto acclamata regina di tutte le 1000, la Suzuki GSX R 1000 e nonostante la realtà delle Maxi-Enduro abbia catalizzato il mercato, quando è scesa per la prima volta sul circuito di Losail in Qatar il mondo delle due ruote è stato ripensato, distrutto e ricostruito da capo nell’arco di pochi minuti.

Basta fare un salto indietro di qualche mese per scoprire come l’unico argomento in bocca ai motociclisti di tutto il mondo fosse il piccolo, ristretto club delle 200 cavalli. Gli articoli e i post fiorivano da ogni parte. In edicola, sul web correvano voci sulla prossima adepta. Ducati, Kawasaki, Honda e a breve anche la Norton si sono presentate tutte e nessuna ha tradito le aspettative. Prestanti, potenti, economicamente inaccessibili – come i 200.000 euro dell’Honda HRC213V-S – hanno abitato i sogni di ogni ragazzo e non con il tarlo dei motori. Poi è arrivata lei e come d’incanto tutto questo ha smesso di esistere. I 200 cavalli? Si, basta togliergliene 126 e li ha anche lei!

La scelta dei mortali

Sul sito di MCN però succede qualcosa di strano. Dopo aver discusso tanto della madre patrona, la H2R, s’intuisce che non è di lei che si sta parlando quando si legge della prova fatta dal pilota ufficiale del magazine e della loro elezione a moto dell’anno. A Losail gli viene messa a disposizione anche la piccola di casa, la versione per chi non abita nell’Olimpo, quella da appena 200 cavalli, che poi arrivano a 210 quando entra in gioco l’air box.

Stabilità, aggressività e perfezione da pista in frenata, ecco cosa l’ha condotta sul gradino più alto del podio. Del resto Kawasaki l’impianto frenante lo aveva pensato per arrestare i 326 cavalli della H2R e sebbene non proprio identico, il metro adottato non differiva di tanto.