Nel 2015 il marchio Ferrari aveva debuttato a Wall Street, nell’anno appena cominciato è stato il turno del debutto nel suo paese d’origine, l’Italia. Alla Borsa di Piazza Affari, da oggi, è possibile comprare azioni del marchio di Maranello. Le azioni sono state inizialmente distribuite a 43 dollari (negli USA 48 dollari, quindi 44 euro col cambio attuale). La capitalizzazione di mercato si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.

L’evento milanese

All’evento svoltosi al Palazzo della Borsa di Milano erano presenti Sergio Marchionne (presidente Ferrari), John Elkann (presidente del marchio FCA, ovvero FIAT-Chrysler), il Premier Matteo Renzi e il vicesindaco di Milano, Francesca Balzani.

Oggi si apre un nuovo capitolo. Si tratta di un nuovo traguardo, di una nuova partenza. Ora competiamo anche nella borsa di Milano, è una sorta di ritorno alle origini”, ha dichiarato Sergio Marchionne. Il titolo, nel corso della giornata, è poi sceso sotto quota 42 euro ed è stato sospeso dalle contrattazioni, per poi essere reinserito nel primo pomeriggio a 42,78.

Le parole di renzi

Soddisfatto ed entusiasta anche il Premier Renzi per gli effetti positivi che l’ingresso della Ferrari a piazza Affari dovrebbe portare all’economia italiana: “Nel 2016 vorrei che iniziassimo a recuperare i ritardi ed a correre più forte degli altri. Faccio il mio ‘in bocca al lupo’ alla Ferrari per questa nuova avventura.

La quotazione è un bellissimo messaggio per tutto il Paese, oltre che una grande occasione per gli investitori”. Renzi ha poi continuato esaltando il lavoro delle aziende italiane e la loro competitività sui mercati esteri: “Finalmente l’Italia c’è. La globalizzazione è il nostro più grande alleato: se ci mettiamo in pista siamo i primi al Mondo.

Un grande Paese può attraversare momenti difficili, ma si può sempre ripartire e tornare ad alti livelli”.

La divisione di FCA

Il gruppo FCA, fino a ieri, comprendeva anche la Ferrari. Quindi in sostanza chi acquistava azioni FCA aveva diritto anche a parte di quelle del marchio di Maranello. Dopo la scissione, il titolo dell’azienda italo-americana è sceso dell’1,37%.

Anche a Wall Street c’è stata un leggera flessione in seguito alla divisione: -0,85%. Infine, Marchionne ha dichiarato che: “Tutto è successo oggi. Discutere già da ora se la scissione avrà effetti negativi o positivi è prematuro e lo sarà anche nei prossimi giorni. C’è bisogno di tempo per capire le effettive conseguenze. Oggi, sicuramente è un giorno strano per noi”.