Incuriosisce sempre vedere una superbike rielaborata custom. Ma questa volta non si tratta della solita superbike: questa è l’Honda RC51, lo stesso proiettile che ha condotto Colin Edwards alla vittoria del Mondiale Superbike del 2000. Il V-Twin da 1000cc della Honda ha molto affascinato in passato e anche questa interpretazione non può lasciare indifferenti. A realizzarla i fratelli Sylvain e Florent Berneron, menti della PRAËM – che tanto ricorda El Solitario di Malo/Bueno.

Filosofia della moto

PRAËM è più di una semplice officina o una collezione di strumenti e torni: Les freres Bernon ha una filosofia convincente.

S’inizia con la selezione di una motocicletta scelta per la sua attitudine dinamica e per il pedigree di nobile estrazione. La Moto viene quindi analizzata nel dettaglio e migliorata, sia tecniamente che esteticamente.Non è necessario un approccio tieni/togli per costruire macchine esclusive realizzate a mano - vedere Vibrazioni Art Design moto. Sylvain è un designer della BMW Motorrad con una laurea in disegno: Florent costruisce prototipi ed è uno studente francese di meccanica aeronautica dell’esercito.

Migliorabile

A dispetto del pedigree della RC51 (conosciuta come la RVT1000R negli US e come VTR1000 in Europa e in Australia), i fratelli hanno notato una serie di “difetti” anche in questa versione pista del 2002.

Freni e sospensioni non avevano un bell’aspetto - a detta loro – e il serbatoio si sovrapponeva al cilindro posteriore fino a causare un surriscaldamento.Così alla PRAËM hanno lasciato quello che c’era di buono – la geometria di base – e ritoccato il resto. Dopotutto, la tecnologia è andata avanti in più di un decennio dalla produzione della RC51, come si evince dalla recente Suzuki Hayabusa Turbo.

Com’è fatta

Per iniziare c’è un nuovo setup di freni brembo, equipaggiato con dischi in carbon-ceramica della Sicom.

La Brembo ha fornito i rivestimenti di chiusura superiori, rifiniti in nero. I cerchi sono in fibra di carbonio della Rotobox e montano pneumatici Pirelli ad alta prestazione, i Diablo Supercorsa SC2 da superbike.Il V-twin da 90 gradi è stato ricostruito e migliorato con valvole in titanio e un condotto d’aria ram. Ora la potenza è di 165 cavalli e la coppia di ben 125 Nm.

Le teste degli scarichi in titanio e le canne in acciaio inossidabile conferiscono un suono che si addice all’aspetto. Nulla di simile era mai stato realizzato in precedenza. Il corpo della moto è realizzato a mano, mescolando alluminio e acciaio inossidabile in finiture contrastanti. “Ogni superfice è trattata a seconda del suo utilizzo” dice Sylvain “Tutti gli elementi meccanici e strutturali esternamente sono neri. Allumino spazzolato e acciaio inossidabile per le superfici ergonomiche e aerodinamiche. Le parti colorate sono aspetti ornamentali.”

Eleganza

Fari, codone e fari anteriori sono maglie di rete – ottenute in 600 ore di lavorazione e saldatura di steli d’acciaio inossidabile di 2mm.

L’ispirazione viene dalle sculture dell’artista koreano Seung Mo Park – che lavora a Brooklyn.La tanica del serbatoio è un alluminio on-off, disegnato per dare più respiro al cilindro posteriore. I pannelli laterali e lo spoiler del motore sono anch’essi d’alluminio.Un sottotelaio custom sostituisce l’originale in allumino. Sella ricoperta in Alcantara. I LED laterali proiettano le luci appena sotto il manubrio e fungono da luci anteriori. Curioso l’orologio Tag Heuer montato appena dietro il cupolino e completo di cinturino, qualora il pilota decidesse di indossarlo.PRAËM ha ribattezzato la RC51 “SP3”e l'’ha riposizionata nella categoria gran turismo piuttosto in quella superbike. “L’obiettivo non è quello di creare una sportiva pura o una moto confortevole da turismo, ma un veicolo a metà tra queste due” dice Sylvain. “Se fosse una macchina potrebbe trattarsi di un’Aston Martin DB9 – veloce e potente, ma anche senza tempo ed elegante”