Guidare di notte per molte ore, non è per tutti una cosa piacevole.In queste condizioni la qualità del sistema di illuminazione può cambiare la vita, infatti oggi esistono delle tecnologie innovative per i fari, che fanno dei veri e propri miracoli. Il buio può essere un problema anche per chi ha molta esperienza nel guidare di notte, e proprio per questo alcune tecnologie come i fari IntelliLux della nuova Opel Astra, possono fare la differenza. Un ciclista oppure un pedone che si trova sul ciglio della strada, saltano molto più all'occhio, visto che non tutti vanno in giro a fare lunghe passeggiate notturne con una torcia.

Saltano subito all'occhio anche gli animali, cosa molto frequente sulle strade in cui ai lati si trova la campagna. Questi fari permettono anche di riconoscere molto meglio i cartelli stradali, anche quelli in autostrada.

Come funzionano?

Una volta accese le luci anabbaglianti, per attivare il sistema basta schiacciare il tasto dedicato sulla leva del devio luci, in questo modo i sensori decideranno in automatico quando mettere gli abbaglianti IntelliLux, massimizzando l'illuminazione, partendo dal centro della strada e allargando il fascio verso i lati. A questo punto il sistema è in grado di spegnere e accendere ogni singolo punto di luce. Ci sono dei moduli da 8 led per ogni faro che formano quella che i tecnici definiscono una matrice.

Perché sono definitifari intelligenti?

Questi fari adottati dall'Opel, sono intelligenti per la loro capacità di adattarsi automaticamente alla situazione del traffico, migliorando costantemente la visuale al variare delle condizioni di guida e dell'ambiente. Per capire che effetto fa guidare con un' illuminazione così al buio, bisogna cercare di pensare al parabrezza come se fosse diviso da una griglia immaginaria. In pratica su una strada completamente buia, senza alcuna fonte di illuminazione artificiale, questo reticolo immaginario viene illuminato al massimo possibile con gli abbaglianti, dopo di che ogni singolo punto di luce si accende e si spegne progressivamente quando si arriva in ambienti illuminati, al passaggio di auto nell'altro senso di marcia, oppure avvicinandosi a una macchina che precede, per riaccendersi quando il campo visivo è di nuovo libero.