La parola Mini deriva dal latino "minimum" e significa piccolo, breve. In realtà, ilnuovo modello di Clubman non è mica poi così tanto "mini" come una volta, sia nelle dimensioni che nel carattere. È diversa dai modelli precedenti, con un portellone davvero originale che, da un certo punto di vista, rende quest'auto una versione asei porte. Nella parte anteriore le forme sono quelle tipiche del marchio, così come il rapporto tra vetri e metallo. Nel posteriore, invece, risulta un po' strano vedere i classici fari della Mini in orizzontale, invece che in verticale.
Lo spazio a disposizione
Fuori sembra una piccola Station Wagon, lunga 4 metri e 25 centimetri come una normale Golf o Peugeot 308. Per quanto riguarda gli interni, anche il bagagliaio che parte da 360 litri è simile a quello di una 5 porte da famiglia. L'apertura ad armadio del doppio portellone è sfiziosa, con maniglie simili a quelle di un frigo. Inoltre, risulta comodoavvicinarsi per caricare oggetti, perché non c'è il classico ingombro del portellone posizionato in alto. C'è anche il sensore per aprire le porte con un piede, il doppio fondo sotto il pavimento è spazioso, ma c'è una sola presa da 12 volt e pochi ganci.
Le cinture di sicurezza non intralciano quando si ribaltano gli schienali e con la mensola in posizione alta, la superficie di carico è abbastanza piatta.
Di serie non c'è la ruota di scorta, ma il kit di riparazione. Le persone più alte di un metro e 80, all'interno dell'abitacolo certamente toccano con la testa la parte alta, ma per quanto concerne la larghezza la vettura è comoda, si può stare bene anche con i piedi e il sedile anteriore non è regolato tutto verso il basso.
La qualità
Tutte le versioni dellaMini, anche in passato hanno puntato a dare qualcosa in più in termini di materiali, finiture e design, ela nuova Clubman non fa eccezioni. Si tratta soprattutto di una questione di cura nella realizzazione dell'abitacolo, dalle plastiche della plancia ai rivestimenti dei sedili. Inoltre, vi sono dettagli non trascurabili, come lo specchietto destro che in retromarcia si sposta per inquadrare la ruota, aiutando l'automobilista a non urtare con il cerchione, oppure il meccanismo smorzato del doppio portellone. Anche i suoni risultano attenti alle esigenze dell'automobilista, come i sensori di parcheggio che sembrano dei piccoli tamburi.