La nuova Alfa va innanzitutto guardata, del design ormai ne parlano tutti anche perché lo si è scoperto circa un anno fa con la versione Quadrifoglio, però la Giulia normale è diversa, più equilibrata. Le linee sono morbide e toniche come quelle di un corpo che si tiene in forma senza esagerare con la palestra, e questo le fa guadagnare punti in eleganza ma anche in presenza su strada dove sembra più grande dei suoi 4 metri e 63.
Le caratteristiche
Il resto è figlio di un' architettura meccanica con la trazione posteriore e quindi il cofano lungo e l'abitacolo quanto il più possibile arretrato, come le berline tedesche ma anche come le Alfa di una volta.
La qualità percepita nell'abitacolo non è delle migliori, e gli accorgimenti progettuali non sono all'altezza della vettura. Piace molto l'ergonomia in generale dell'abitacolo, del posto guida in particolare sia come posizione che come impostazione di tutti quanti comandi che sono pochi e al posto giusto. Questione abitabilità, la Giulia si difende bene ed è allineata alle concorrenti, dietro 2 adulti viaggiano comodi con uno spazio adeguato per gambe e testa, il terzo come al solito viaggia stretto ed è penalizzato dal tunnel della trasmissione. Un bel accorgimento per chi siede davanti sono i fianchetti del tunnel imbottiti per l'appoggio della gamba. Quanto al bagagliaio la capacità dichiarata è identica a quella di BMW, AUDI e MERCEDES, 480 litri, la forma è regolare ma l'imbocco è molto stretto.
Guida e motore
Philippe Krief che è il papà tecnico della Giulia ha spiegato che il suo grande vantaggio nel lavorare al progetto è stato quello di poter partire da un foglio bianco e di ragionare innanzitutto dalla versione più sportiva, che in questo caso è la Quadrifoglio, e questo ha consentito di lavorare senza troppi compromessi per quel che riguarda la dinamica di guida.
Ci sono delle soluzioni tecniche che non si erano mai viste su un'auto di questa categoria, come l'albero di trasmissione in carbonio che migliora la distribuzione dei pesi che su quest'auto ovviamente è stato pensato per essere perfetto 50 e 50. La Giulia è una delle macchine più leggere della sua categoria, la versione diesel sta sui 1.370 chili con il cambio manuale.
Questa dinamica di guida si sente su strada anche sulla versione a gasolio che ha innanzitutto uno sterzo molto buono come prontezza e rapidità, su una macchina del genere è raro trovare uno sterzo così e anche l'assetto non è male con i cerchi da 18 pollici.Il motore fa la sua parte perché il 2.2 diesel in configurazione da 180 cavalli con cambio manuale, ha un buon allungo e spinge sempre bene assecondando la guida sportiva meno la fluidità e il comfort. Il manuale da questo punto di vista è un limite, è preciso si manovra bene per quanto gli innesti siano poco smorzati.