Alfa Romeo Giulietta nel 2016 è stata protagonista di un leggero restyling che si è reso necessario allo scopo di rendere la celebre berlina compatta del Biscione più simile nello stile al nuovo corso della casa di Arese ed in particolare al nuovo veicolo Giulia. Questa vettura però nei prossimi anni sarà nuovamente protagonista, grazie allo sbarco in concessionaria di quella che a tutti gli effetti può essere considerata come la nuova generazione di Giulietta. Di questo veicolo nelle ultime ore si è tornato a parlare grazie ad un nuovo rendering apparso sul web nel celebre sito 'Auto-moto.com', che prova ad ipotizzare quale potrebbe essere l'aspetto definitivo di questa automobile, che quando arriverà realmente sul mercato è destinata a far parlare a lungo di se'.

Saranno due le versioni della nuova generazione di Giulietta

Ricordiamo anche che si vocifera già da un po' di tempo che la nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta prevederà due versioni. La prima sarà erede diretta del modello attualmente sul mercato, mentre la seconda da molti viene descritta come una sorta di versione accorciata della berlina Giulia. Questo secondo modello probabilmente sarà realizzato allo scopo di poter vendere bene questo veicolo anche in mercati importanti come quello cinese e americano, dove le berline a 3 volumi vanno ancora per la maggiore rispetto ai modelli Hatchback,che invece sono preferiti in Europa.

Trazione posteriore e top di gamma Quadrifoglio

Quasi certamente la nuova versione di Alfa Romeo Giulietta disporrà di una versione Quadrifoglio pronta a sfidare la Mercedes A 45 Amg.

Questa automobile sarà quasi certamente dotata di una versione depotenziata del motore V6 2.9 della Giulia. La nuova Alfa Giulietta sarà inoltre una delle prime vetture della sua categoria ad essere dotata di trazione posteriore, questa sarà una delle principali caratteristiche. Le sue rivali dirette sul mercato saranno Mercedes Classe A, Audi A3 e Bmw Serie 1. L'anno di uscita è ancora incerto, c'è chi parla del 2017, chi del 2018 e chi addirittura del 2019.