I giornalisti del premio Auto dell'Anno le hanno preferito per pochi voti la Peugeot 3008. Tuttavia Alfa Romeo Giulia si sta prendendo la sua rivincita nel mercato europeo, e quel che conta è piacere agli automobilisti del vecchio continente. I numeri parlano chiaro, con il 'biscione' cresciuto a febbraio nell'area UE del +21%. Si tratta del quarto dato migliore per singolo brand. Meglio ha fatto solo Toyota con una crescita del +21,3%, Suzuki salita a +34% e Jaguar a +51,5%. All'interno della galassia FCA, Alfa Romeo è il marchio cresciuto maggiormente in Europa a febbraio.

FCA quarto gruppo UE, Alfa Romeo come Jeep

Ormai le immatricolazioni del 'biscione' sono vicine ai livelli di Lancia e Jeep. Merito di questa performance l'ha il successo crescente della Giulia, alla quale adesso si affiancherà Stelvio. FCA continua la sua espansione in Europa: ora è il quarto costruttore, essendosi messo alle spalle Ford, Opel e Gruppo BMW. Al primo posto rimane saldamente Volkswagen, che possiede una fetta pari al 23% dell'intero mercato europeo, in diminuzione dal 23,7% di un anno fa. Scende anche la quota di mercato del secondo gruppo europeo, PSA, che l'anno scorso era all'11,3% mentre oggi è al 10,7%. Cresce invece Renault, passata dal 10 al 10,4% di quota in un anno. FCA è quarta ed è passata dal 7,6% all'8 %.

Ford insegue al 6,4% di quota (calata dal 6,7% di un anno fa) così come Opel, che l'anno scorso deteneva il 6,6%. Da sottolineare che l'ACEA, associazione dei costruttori europei, ancora non aggrega i dati del neonato gruppo PSA-Opel.

Per il resto il mercato Europeo non riserva grandi scossoni. Volendo sottolineare i dati più negativi, essi riguardano la performance di Volkswagen, le cui vendite a febbraio 2017 sono calate del -6,6%.

Molto male è andata a un altro brand tedesco, Smart, le cui vendite sono calate del -17,5%. Non vanno a gonfie vele neanche le consegne Land Rover, scese dell'11% circa. Difficile, poi, arrestare l'emorragia del brand DS, calato del -36,4% in Europa, mentre tra i giapponesi stecca soprattutto Mitsubishi, con vendite diminuite del -15,4%.