Alfa Romeo è rinata dopo l’uscita sul mercato della berlina Giulia e del SUV Stelvio. Il piano dell’azienda automobilistica italiana, però, prevede l’arrivo di nuove vetture per i prossimi anni. Tra i modelli ci sarebbe l’Alfetta, storica berlina prodotta tra il 1972 e il 1984 dal marchio del Biscione. Oltre 475 mila gli esemplari prodotti, tra cui numerosi adottati da Polizia e Carabinieri, tant’è che divenne subito un’automobile simbolo delle forze dell’ordine, a tal punto da ritrovarla oggi in alcuni dei musei di questo genere. Dopo oltre 30 anni di assenza, Alfa Romeo proporrà un restyling entro il prossimo biennio.

Al momento si conosce ben poco su questa autovettura, ma circolano già rumors interessanti sull’Alfetta, che andrà a sfidare sul mercato le varie Mercedes Classe E, BMW Serie 5 e Audi A6. A seguire vi illustreremo quanto si dice circa le possibili caratteristiche tecniche.

Alfetta, ritorno di un altro mito automobilistico

La nuova Alfetta dell’azienda del Gruppo FCA potrebbe non ricordare esteticamente lo storico modello, un po’ come accaduto con la Giulia. In rete sono già presenti dei concept, ma non è dato sapere se la vettura rispecchierà quelle sembianze. In merito alle motorizzazioni, è probabile che vengano utilizzate alcune di quelle in dotazione della Giulia: 2.0 a benzina e 2.2 a diesel.

L’Alfetta degli anni ’70 e ’80 proponeva motori 1.6, 1.8 e 2.0 a benzina, mentre per quanto riguardava l’alimentazione diesel erano 2.0 e 2.4. La piattaforma su cui verrà realizzata dovrebbe essere sempre la Giorgio, a quanto pare un successo per la sua versatilità per l’Alfa Romeo.

Altre informazioni non si hanno, ma stando ai piani dell’azienda, prima di veder presentare l’Alfetta, vedremo uscire sul mercato altre varianti dello Stelvio e, probabilmente, un altro SUV denominato Brennero.

Difficile, dunque, vederla nel corso del 2018, mentre resta più probabile il 2019. Della berlina, si dice che entro il 2020 si punti ad immatricolarne 400 mila. Numeri importanti, che fanno pensare più che altro al mercato estero, con Stati Uniti e Cina in testa. Per le strade italiane non sono stati avvistati ancora modelli camuffati per i collaudi, ma ben presto potremo iniziare a vederne qualcuno.

Il Gruppo FCA, che potrebbe produrre l’Alfetta all’interno dello stabilimento di Grugliasco, anziché Cassino, cerca di mantenere riserbo, senza svelare nulla sui particolari fino al momento della presentazione. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altri aggiornamenti.