Ripresa l’anno scorso, dopo un paio di anni di interruzione per cattive condizioni meteo, ritorna dal 26 al 31 agosto 2017 la gara di velocità più prestigiosa al mondo: la bonneville Speedway. La “Land Speed Grand Championsip”, si effettua sul circuito ricavato dall’omonimo lago salato nello stato americano dello Utah in uno scenario lunare pazzesco, nel quale motociclisti provenienti da tutto il mondo, si sfideranno per tentare di battere i record mondiali nelle varie categorie.
Passione fin da giovane
Quest’anno, nella classe 350, ci sarà un partecipante tutto particolare, il 64enne impiegato del Ministero della Difesa Roberto Lombardi, romano di nascita, e di origini pugliesi, ha si il carattere verace dell’uomo del sud, ma le terre sabine che lo hanno adottato, gli hanno donato nel corso degli anni una profonda saggezza.
Fin dal 1976 la passione per le motociclette lo vede primeggiare nelle gare che effettua nel circuito laziale di Vallelunga con la sua Morini 350 di cui si occupa al cento per cento, preparandola artigianalmente.
Un amore talmente profondo per le due ruote che il giovane pilota, privo delle risorse di una scuderia di livello, pur di correre, affronta con le poche risorse econominche di cui dispone, ma contrapponendo un enorme entusiamo e grande spregiudicatezza. Non potendo comprarsi una tuta di pelle, la sostituisce con una molto più economica e decisamente meno sicura, realizzata in “sky”. La sua vita ruota intorno alla Morini, che cura con un amore paterno dentro al garage della sua casa natale passandoci la maggior parte del tempo della sua giovinezza.
Il viaggio
Molti anni dopo, durante una vacanza negli USA, assiste alla Speedway di Bonneville. Torna in Italia con un chiodo fisso, quello di tentare di battere il record del mondo di velocità per la categoria con cui ha corso da giovane, la sua mitica Morini 350.
L’idea prende forma diventando il sogno più bello, dopo una vita di passione mai maturata completamente.
Tra le verdi colline sabine, immerso nei suoi secolari oliveti, Roberto assembla pezzo per pezzo, la sua “Pupa”. Telaio, motore, pedane, manopole, bullone per bullone, guarnizione per guarnizione, con la sapienza dei meccanici di una volta, quelli che si sporcavano le mani con il grasso, cercando su internet quelle parti di ricambio meno commerciali, e fabbricando da solo, costruendole di sana pianta, quelle divenute ormai introvabili.
E così, a distanza di sette mesi, nasce la Moto che in questi giorni è stata spedita in America dove Roberto la raggiungerà il 21 agosto per tentare tra il 24 ed il 30 agosto di battere il record di velocità in 4 categorie diverse.
Ci riuscirà? Non ci riuscirà? Staremo a vedere. Per ora Roberto e la sua Pupa hanno già conquistato il cuore di migliaia di appassionati Morinisti che condividono il sogno di trionfare sulle distese infuocate del lago salato. A fare il tifo per lui ci sono anche tutti gli impiegati civili e non solo del Ministero della Difesa di cui Roberto fa parte, un in bocca al lupo davvero speciale.