Il passaggio dal motore a combustione al motore elettrico si sta avvicinando sempre più. Secondo stime di un autorevole giornale inglese L’Economist, la differenza di costi tra l’acquisto e il mantenimento di un veicolo elettrico rispetto ad uno a scoppio sta scomparendo.
Un nuovo mercato all’orizzonte
Molti addetti alle previsioni future, soprattutto in ambito economico, sostengono come a partire dal 2020 e ancor di più nel 2030, le auto elettriche otterranno la maggioranza nelle vendite del mercato. Entro il 2025 le auto elettriche costituiranno il 14% del totale delle macchine vendute rispetto all’1% attuale.
Un incremento decisamente importante, pari a 1400% in più.
L’OPEC (organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) si aspetta 266 milioni all’incirca di veicoli sulla strada dal 2040, mentre Francia e Gran Bretagna affermano come, da quella data, mezzi completamente a scoppio saranno considerati illegali. Inoltre il Regno Unito ha stabilito il 2050 come termine ultimo per la vendita di soli mezzi elettrici.
Le auto elettriche in funzione già più di un secolo fa
Le auto elettriche erano già in produzione prima del Novecento. A partire dal 1894, infatti, a Parigi si dava vita alla prima macchina elettrica. Ma ancora prima, come diverse testimonianze possono affermare. Robert Anderson, un imprenditore scozzese, tra il 1832 ed il 1839 ideò una prima rudimentale carrozza elettrica, mentre nel 1835 il professore Sibrandus Stratingh progettò una vera e propria auto elettrica, coadiuvato dal suo assistente.
Come mai non sono proseguiti gli esperimenti per un loro approdo nel mercato? La risposta stava nella tenuta dei motori elettrici, costretti ad effettuare un vero e proprio ricambio ogni 30 km. La scelta, quindi, è ricaduta sui motori a scoppio, più affidabili nella ricarica, con un autonomia superiore ai 100 km, prima di dover effettuare il rifornimento.
Le auto elettriche costano sempre di meno
Ma ora i tempi sono maturi per vedere un cambiamento deciso negli acquisti, le batterie stanno scendendo nei prezzi e si prevedono cali ulteriori nei prossimi anni. Per la precisione, Bloomberg prevede nell’arco di tempo 2016-2030 una frenata nei costi pari al 77%.
La tecnologia farà passi da gigante in modo da avere batterie sempre più efficienti, di dimensioni ridotte, più vicine all'obiettivo di zero emissioni nell’atmosfera.
Le evoluzioni future, riguardo i temi di autonomia e velocità di ricarica, spingeranno sempre più i consumatori verso questa nuova scelta ecologica per l’ambiente. Gli effetti saranno senz'altro positivi, molto maggiori rispetto agli svantaggi in termini di economia locale, in primis i posti di lavoro.