Nella giornata di sabato 19 Agosto partirà la settantaduesima edizione de La Vuelta, il terzo grande giro dopo Tour de France e Giro d’Italia.
Partenza in Francia con la crono
La corsa prenderà il via in territorio francese, a Nimes, per la terza volta nella sua storia, con una cronometro a squadre.
Le gare contro il tempo avranno una lunghezza totale 40,2 Km, ci saranno cinque tappe in montagna, otto in collina, solo sei completamente pianeggianti, quindi adatte ai velocisti.
Tra i grandi nomi presenti alla corsa, sicuramente ci sarà il numero uno del mondo, Christopher froome, alla giuda di un team che è stato l’arma in più nel suo successo all’ultimo Tour.
A sfidarlo gli acerrimi rivali di sempre, rappresentati da Alberto Contador per la Trek, Vincenzo Nibali per la Bahrein-Merida, oltre all’altra punta di diamante del nostro ciclismo quale Fabio Aru dell’Astana.
Tutti i migliori ingredienti per godersi un grande spettacolo!
Un caso di doping
Ecco che a frenare il clima d’euforia del popolo spagnolo per l’arrivo della Vuelta ci ha pensato un caso di doping che ha coinvolto un corridore andaluso, Samuel Sanchez.
Nella giornata di ieri è stato trovato positivo ad un controllo fuori competizione avvenuto il 9 Agosto.
Avrebbe assunto illegalmente un ormone della crescita, un metabolita del GHRP-2, stessa sostanza a base dell’incriminazione di altri ciclisti italiani, Ruffoni e Pirazzi, prima dell’ultima edizione del Giro d’Italia.
Una sostanza che è già considerata dopante, quindi vietata, da due anni. Per giunta ha effetti di breve durata, per smaltire massa grassa e conservare quella magra, per aumentare la resistenza. Può durare qualche ora, poi arriva la ritenzione idrica e servono altre sostanze con rischi connessi. L’impatto positivo di questa sostanza è identico a quello che si otterrebbe assumendo sostanze naturali, quindi del tutto legali, come quantità minime di glutammina, vitamina B3 e carnitina, come riferisce il Centro di Prevenzione al Doping di Colonia.
Il direttore della corsa Javier Giullen è rimasto sorpreso oltre che amareggiato per il caso che ha coinvolto un corridore della loro Nazione. Un ciclista di valore tanto che riuscì a togliersi la soddisfazione di vincere la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino, battendo in volata, niente di meno che Fabian Cancellara, oltre al russo Kolobnev e l’italiano Davide Rebellin.
Il suo ottimo palmares mancherà inevitabilmente alla corsa.