Valentino Rossi è sceso in pista a Misano 18 giorni dopo la frattura di tibia e perone della gamba destra. Il pesarese ha percorso pochi giri in sella a una Yamaha R6 sulla pista della sua Romagna, per saggiare la possibilità di salire sulla M1 nella gara di Aragon del 24 Settembre.
L'infortunio del 31 Agosto
Sono passati solo 18 giorni da quel maledetto pomeriggio di fine Agosto, quando il Dottore si era fratturato la gamba mentre si allenava facendo Enduro. A meno di un chilometro dalla conclusione dell'allenamento Rossi perde il controllo della moto su una pietraia, scivola, appoggia a terra il piede destro, caricando su di esso il suo peso e quello della moto, e poi il dolore.
Quel dolore lancinante, quel dolore che chi si è fratturato già una volta tibia e perone riconosce, quel dolore che ti fa dire addio Misano, addio sogno Mondiale. Operato d'urgenza già nella notte all'ospedale di Ancona, ridotta la frattura con l'innesto di un chiodo per stabilizzare la gamba e prognosi di almeno 40 giorni di stop dalle corse.
Il ritorno in sella
Dopo l'operazione e il ritorno a casa, Valentino ha iniziato la fisioterapia, con in testa l'obiettivo del rientro nel Motomondiale il prima possibile. Le prime dichiarazioni parlano di un rientro ipotizzato per il 15 Ottobre a Motegi, 45 giorni dopo l'infortunio, nel rispetto della prognosi e nel rispetto dei tempi di recupero che aveva richiesto il precedente del 2010.
Sette anni fa Rossi si fratturò tibia e perone al Mugello e rientro in pista dopo 40 giorni di riposo e fisioterapia, ma quella volta la frattura era stata ben peggiore, non solo scomposta ma anche esposta.
Il sogno Aragon
Ecco che allora il Dottore, inizia subito la fisioterapia, vede che questa volta la gamba reagisce meglio, si sgonfia prima, il dolore è minore e le stampelle vogliono diventare presto un lontano ricordo.
Così nasce un'idea folle, rientrare in pista a soli 24 giorni dall'infortunio, nella gara di Aragon; per farlo bisogna testare la gamba, vedere come e quanto sopporta il peso della moto in curva, nei cambi di direzione. La scelta è quella di fare pochi giri, 4 per l'esattezza, in sella ad una Yamaha R6, meno potente e meno pesante delle Mille usate in MotoGp.
Ma da qualche parte bisogna pur iniziare, e per farci sognare, per far sognare i suoi fan, e non solo, di vederlo in pista per i primi test di venerdì 22 Settembre, Valentino ha scelto di partire da qua. Sta accarezzando un sogno, e noi con lui. Perché chi ama lo sport, chi ama il motorsport, ama tutti i campioni, ama tutti coloro che ci fanno battere il cuore. Forza Vale, facci battere il cuore ancora una volta!