Arrivano i primi calcoli dell'aumento del costo degli interessi e, inevitabilmente, della durata dei mutui nel caso in cui si proceda con la sospensione delle rate, fino a 18, alla stregua di quanto previsto dal decreto "Cura Italia" del 17 marzo 2020 per far fronte alle difficoltà di famiglie e lavoratori alle prese con la situazione di emergenza economica. Gli aumenti vanno nell'ordine di poche decine di euro ma possono arrivare fino a 40 euro per un mutuo medio di 170.000 euro: il costo extra mensile potrebbe protrarsi per una durata di cinque anni dato che, come precisato dal provvedimento del Governo, il Fondo Gasparrini va a coprire il 50 per cento degli interessi calcolati sui mesi oggetto di sospensione e non su quelli residui.
In ogni modo, il costo extra va pagato secondo accordi con la banca e, mediamente, potrebbe essere spalmato sui cinque anni successivi alla ripresa del pagamento del mutuo.
Mutui, sospensione rate da Dl 'Cura Italia' del 17 marzo 2020: chi può fare domanda
Il paracadute studiato dal Governo per chi dovesse avere difficoltà nel pagamento delle rate dei mutui derivanti dall'emergenza sanitaria prevede un contributo per far fronte agli interessi maturati nel periodo di interruzione del mutuo stesso. L'accesso al fondo è previsto non solo ai lavoratori dipendenti che possano trovarsi in situazioni di difficoltà per perdita del posto di lavoro, per ristrutturazioni aziendali, per malattia invalidante o morte di un familiare, ma anche agli autonomi che dovranno autocertificare la perdita del fatturato di oltre il 33 per cento rispetto a quanto registrato nel quarto trimestre del 2019.
Ulteriori disposizioni riguardano l'assenza di certificazione Isee e la modalità di finanziamento del contributo che riguarda la quota interessi non versata, indipendentemente dalla tipologia di ammortamento. Le esclusioni dal contributo riguardano mutui concessi per abitazioni che non siano la prima casa o abitazioni di lusso oppure, ancora, per importi originari eccedenti i 250 mila euro.
Mutui, domanda sospensione rate solo se necessario: possibili sorprese su quota tassi d'interesse
È importante capire cosa succede al termine del periodo di sospensione delle rate dei mutui nell'eventualità in cui si acceda al contributo previsto dal decreto "Cura Italia". Dopo la sospensione, il mutuo riprende il suo corso secondo il piano di ammortamento originario, ma il costo degli interessi non pagati va ad aggiungersi al debito residuo secondo un piano di frazionamento in quote di uguale importo che dovranno essere versate in accordo con la banca.
Dunque, la rata originaria andrà ad essere maggiorata di queste quote.
Presentazione domanda sospensione rate mutui Dl 17 marzo 2020: cosa paga il mutuatario e quota interessi
E' interessante verificare quale sarà il maggior costo che le famiglie dovranno sostenere per la sospensione, fino a 18 mesi, delle rate dei mutui in ottemperanza a quanto disposto dal decreto del 17 marzo 2020. Ipotizzando due casi di sospensione delle rate, per un mutuo di 170.000 euro con tasso di interesse al 2 per cento, rata mensile di 720,55 euro e durata residua del finanziamento di 24 anni, la sospensione delle rate per sei mesi comporterebbe una quota di interessi non pagati pari a 1.635,87 euro (si ipotizza che gli interessi vengano restituiti nei cinque anni successivi alla ripresa del mutuo) e una rata mensile che salirebbe a 734,18 (+ 14,00 euro mensili).
Nel caso in cui la sospensione venisse chiesta per 12 mesi, gli interessi non pagati salirebbero a 3.244,76 euro e la rata a 747,59 (più 27,00 euro mensili). Infine, beneficiando della misura dello stop dei mutui pienamente, ovvero per 18 mesi, gli interessi non pagati salirebbero a 4.826,39 con una nuova rata aumentata di 40,00 euro (760,77 euro).
Quanto e a chi conviene sospensione mutui fino a 18 rate: quota interessi fino a 40 euro
Un secondo caso del costo derivante dalla sospensione delle rate dei mutui riguarda un finanziamento di 150 mila euro al tasso dell'1,70 per cento e con una durata residua di 19 anni. Considerando che la rata originaria è di 737,70 euro, la sospensione di sei rate (da recuperare a partire dalla ripresa per cinque anni secondo gli accordi che si possono fare con la banca) comporterebbe una quota di interessi non pagati pari a 1.209,64 euro ed una nuova rata di 747,78 (più 10,00 euro circa).
Sospendendo il mutuo per 12 mesi, la quota interessi non pagata salirebbe a 2.391,94 euro e la nuova rata a 757,63 (più 20,00 euro circa). Infine con la sospensione massima del mutuo, di 18 rate, la quota interessi non pagata aumenterebbe a 3.546,26 e la nuova rata aumenterebbe di 30,00 euro (a 767,25 euro).