Questa è la storia di un bambino abusato, che ora è un adulto. Negli anni ha cercato di dimenticare la sua bruttissima esperienza ed andare avanti, ma purtroppo non ce l'ha fatta; pertanto ha cercato di denunciare ciò che gli è successo in passato, ma nessuno gli ha dato retta. L'unica persona che ha accettato di ascoltarlo e di stargli vicino, è stato proprio Papa Francesco, il quale ha detto: "Verificate ed indagate, davvero un sacerdote è responsabile di tutto questo?". Anche Roberto Mirabile, presidente di Caramella Buona, che combatte da anni la pedofilia, si è occupato di questo triste caso.

Bisogna però dire prima di tutto, che i protagonisti di questa storia sono in verità due: un minore, un bambino, che è la vittima, l'altro è un professore di religione, un adulto, che è anche il carnefice.

Una storia terribile da far venire la pelle d'oca

"Sto soffrendo da anni di attacchi di panico, volevo andare a parlare col vescovo di ciò che mi è successo. Sono disperato, sono in mano ai medici, non ce la faccio neanche a parlare", queste sono state la parole di Diego (nome di fantasia della vittima) davanti al suo ex professore di religione e carnefice. L'uomo ha ascoltato le accuse senza neanche provare a difendersi; il tutto è stato ripreso da una telecamera da Diego in accordo con il noto programma RAI Chi l'ha visto?.

Facciamo però un passo indietro, tornando a quando tutto è iniziato, Diego all'epoca era ancora un bambino come tutti gli altri; a 13 anni abitava con la sua famiglia a Ponticelli, un quartiere di Napoli. La passione per il calcio, per Maradona, dei genitori amorevoli che lavoravano e dei fratelli con cui giocare e passare il tempo; una vita normale insomma.

Diego all'epoca frequeantava la scuola media Giosuè Borsi, oggi chiusa e smantellata per la presenza d'amianto.

Diego con il suo zaino ogni mattina andava a scuola, qui studiava, si divertiva con i suoi compagni, ma c'era anche il suo professore di religione, un prete, don Silvano (altro nome di fantasia). Don Silvano all'apparenza era un uomo gentile, che faceva lezione a Diego una volta la settimana; un giorno di Giugno, all'inizio delle vacanze estive, don Silvano aveva invitato Diego a casa sua.

"Vienimi a trovare oggi pomeriggio" dice l'uomo a Diego; "Per me era un onore andare a casa di un parroco-racconta Diego-perchè era un pò come andare a casa di Dio. Lui era seduto sul letto, mentre io sulla poltrona, dopo un paio di minuti iniziò ad accarezzarmi dietro le spalle e le gambe. All'improvviso strattonandomi mi baciò con la lingua. Lì per lì rimasi scioccato e bloccato". Il suo insegnante, l'uomo che per Diego rappresentava Dio, lo aveva invitato a casa sua abusando di lui; Diego, a soli 13 anni, aveva subito la prima violenza. Ha poi aggiunto Diego: "Mi metteva in posizioni supine mentre faceva le sue schifezze, anche quando finiva, rimanevo a terra bloccato dalla paura".