La camorra imponeva l’acquisto di buste di cellophane destinate a contenere abiti di marche contraffatte. È quanto scoperto da forze dell’ordine e magistratura nel corso di un’inchiesta contro il clan Mazzarella di Napoli. Gli inquirenti hanno portato alla luce un giro di estorsioni ai danni dei commercianti ambulanti del mercato rionale di piazza Mancini.
In manette otto persone del clan
Il nuovo colpo alla criminalità organizzata del capoluogo partenopeo è stato portato a termine dai carabinieri della compagnia di Poggioreale e dalla Direzione Distrettuale antimafia (Dda) di Napoli.
I militari ieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura antimafia nei confronti di otto indagati, tutti arrestati. Questi ultimi, ritenuti dalle autorità giudiziarie affiliate alla cosca dei Mazzarella, sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso ed estorsione aggravata. Tra gli arrestati anche F. R. di 26 anni, figlio dello storico reggente di zona per conto del capoclan. Le indagini sono state effettuate attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali. Si tratta dell’ennesima operazione anticamorra dall’inizio del 2016: le autorità continuano a decimare le fila dei clan partenopei. La geografia criminale attualmente si presenta estremamente frammentata con più cosche in costante guerra l’una contro l’altra.
Il pizzo nell’area mercatale
Al centro dell’inchiesta, come già accennato, il pizzo imposto dagli uomini del clan di camorra ai mercatali dell’area della Maddalena. Secondo l’Antimafia le estorsioni costituivano una delle principali fonti di sostentamento dell’organizzazione criminale che soffocava gli ambulanti con richieste capillari e soffocanti.
Negli atti dell’inchiesta, come sottolineato in una nota a firma del procuratore aggiunto Filippo Beatrice, anche la singolare imposizione di fornitura di buste di cellophane, vendute a prezzo maggiorato, rivolta ai gestori delle bancarelle di capi di abbigliamento molte volte contraffatti.