Da sabato 16 settembre a domenica 1° ottobre, c.a., si svolgerà Ethnos Festival a San Giorgio a Cremano (Napoli). Gli eventi live del programma non prevedono solo l'esibizione di musicisti ed artisti importanti, provenienti da ogni luogo come: Lura (musica capoverdiana) che è stata la protagonista della serata d'inaugurazione che si è svolta, ieri 16 settembre, in Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano; Lo Còr de la Plana (Francia), Oumou Sangaré (Mali) che sarà premiata al WOMEX 2017, la band portoghese Terrakota, Bandadriatica (Italia), il pianista Chassol (Francia), i danzatori etno-contemporanei Fernando Anuang'a e Ziya Azazi e lo scrittore Tahar Ben Jelloun (Marocco).

Ci saranno spettacoli di danza, stage, convegni e visite ai siti storici e architettonici che si snodano lungo i sentieri naturalistici del Parco Nazionale del Vesuvio. Ogni spettacolo è gratuito. Il programma dettagliato si può vedere collegandosi al sito ufficiale www.festivalethnos.it, oppure si può ascoltare cercando il Festival Ethnos 2017- Programma della XXII edizione su You Tube.

È una manifestazione multiculturale itinerante perché può coinvolgere Napoli, con concerti a Castel Sant'Elmo e al Maschio Angioino e proseguire negli altri comuni della provincia che partecipano all'iniziativa. Ma, principalmente, questa kermesse, musicale e culturale, vede come protagonisti i comuni del territorio vesuviano, dove le manifestazioni musicali si svolgono nelle Ville Vesuviane del Miglio d'Oro.

Le Ville Vesuviane del Miglio d'Oro

Sono ville settecentesche e dimore aristocratiche, realizzate in stile barocco napoletano, dai migliori architetti di quel periodo. Costituiscono un itinerario d'arte alle falde del Vesuvio e, in particolare, riguardano la costa vesuviana perché sono ubicate lungo la strada, nei pressi della Reggia di Portici, che per la sua ricchezza storica e paesaggistica fu denominata il Miglio d'Oro.

San Giorgio a Cremano è il comune capofila, del Festival, e, anche quest'anno si afferma, come si può vedere dal sito ufficiale del Festival, "tra le città maggiormente impegnate sul piano della qualità artistica e nell'ambito della valorizzazione dei diritti".

Il merito va riconosciuto, unanimemente al direttore artistico, al primo cittadino di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, all'amministrazione e alla Regione Campania che ha finanziato questa manifestazione.

Ethnos Festival

Ethnos Festival, il Festival Internazionale di Musica Etnica che, a partire dal 1995, si svolge a Napoli e nei comuni vesuviani e la cui direzione artistica è stata svolta -ed è svolta- sempre magistralmente da Gigi Di Luca, si caratterizza per una finalità lodevole: recuperare le antiche tradizioni musicali e culturali dell'area vesuviana per divulgarle in Italia e nel mondo e, contemporaneamente, far conoscere le tradizioni dei popoli appartenenti ad altre etnie. Per questo motivo è stato riconosciuto, sin da subito, come valido osservatorio delle tradizioni etniche e come un importante festival di musica, atteso da molti.

Quest'anno la manifestazione si arricchisce di un ulteriore obiettivo meritorio: far conoscere quei luoghi del territorio vesuviano o della Campania, turisticamente interessanti per tradizioni, per aree archeologiche o per siti monumentali ma meno noti rispetto ad altri, in modo da valorizzarne la cultura e lo sviluppo a livello micro e a livello macro.

Aprendo i siti turistici meno conosciuti al grande pubblico, sempre più orientato verso un turismo di qualità, si registra un aumento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio. Si amplifica la valorizzazione culturale e turistica di tutto il golfo di Napoli e della Campania che si conferma una delle regioni maggiormente rappresentative del rilancio culturale ed economico del Sud e dell'Italia.

Da questa edizione la manifestazione di musica etnica si propone come una finestra di apprendimento itinerante che crea percorsi cognitivi basati sulla conoscenza e sul rispetto verso tutte le culture del mondo e verso ogni aspetto delle rispettive tradizioni coinvolgendo, contemporaneamente, vari siti turistici e culturali nonché percorsi naturalistici, tra cui il Parco Nazionale del Vesuvio e le Ville Vesuviane del Miglio d'Oro.

Dunque un esempio di learning from nature itinerante caratterizzato dal rafforzamento della consapevolezza della propria coscienza culturale attraverso il confronto dialettico con popoli diversi con linguaggi e culture differenti. La volontà di confrontarsi su valori universali come tolleranza e rispetto testimonia che la mancata riuscita di un accordo, culturale o economico, è dovuto alla distanza culturale e non alla distanza geografica.

In questi percorsi di apprendimento la musica, l'arte ed il carattere itinerante svolgono un ruolo determinante per recuperare e valorizzare le tradizioni del passato e lanciare uno sguardo sul futuro confrontandosi su argomenti attuali, ma non sempre di facile soluzione come integrazioni e migrazioni.

Si instaura un circolo virtuoso tra conoscenza delle culture diverse e coscienza della propria cultura che si traduce in risultati apprezzabili, anche per l'economia perché si riducono le incertezze ed il grado di complessità di alcune attività manageriali.

Premio Ethnos

Una serata, il 29 settembre, sarà interamente dedicata al premio Ethnos, istituito nel 2016. L'evento si svolgerà in Villa Vannucchi, a San Giorgio a Cremano, a partire dalle ore 20.00. Quest'anno il premio sarà conferito allo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun. Nella prima edizione, invece, è stato riconosciuto a Peppe Barra.

Tahar Ben Jelloun è uno scrittore marocchino, molto conosciuto in Europa. Una delle sue opere La Nuit sacrée ha vinto il premio Goncourt che lo ha designato come scrittore di fama internazionale. Forse in futuro questi percorsi di apprendimento potranno estendersi anche a nozioni scientifiche creando oasi per le osservazioni astronomiche ed estendersi a nozioni di filosofia.