L'esteso polmone verde situato nel cuore della città è divenuto attualmente teatro di violenza gratuita e covo preferito delle baby gang della zona. Ma cosa ne era un tempo, non troppo lontano, del Parco Pubblico Giovanni Paolo II?

La genesi e gli "anni d'oro"

La villa comunale di Pomigliano d'Arco sorge nella zona un tempo occupata dalla Vasca Carmine, da cui i contadini attingevano l'acqua necessaria per irrigare i terreni limitrofi. Divenuta una vera e propria discarica a cielo aperto, si decise di dar via ad un piano di rivalorizzazione della zona che portò alla creazione dell'immenso parco pubblico di Via Gandhi, i cui lavori furono ultimati nel 1996.

Il parco fu intitolato nel 2005 a Papa Giovanni Paolo II ed ospitò per diversi anni (durante le passate amministrazioni di sinistra) eventi di caratura internazionale, come il Pomigliano Jazz Festival, considerata la più grande manifestazione jazz di tutto il territorio campano.

Primo degrado e riqualificazione

Vetrate distrutte, alberi sradicati, giostrine devastate dai teppisti, mattoni buttati qua e là: è questa la triste immagine di uno dei più grandi spazi verdi della provincia, divenuto il simbolo della rovina della città dopo neanche dieci anni dalla sua creazione. Chi nel 2010 si trovava a passeggiare, a far jogging, a portare il cane a spasso nella villa comunale, doveva necessariamente fare i conti con degrado e sporcizia dilaganti: un laghetto nell'incuria più totale, giostre ed attrezzi ginnici inutilizzabili, olezzo di urina su pareti e vetrate.

Fu a quel punto palese la necessità di un nuovo intervento volto a salvare ciò che restava del parco pubblico di Pomigliano. Nell'ottobre del 2015, la giunta comunale approvò il progetto di riqualificazione della villa, che prevedeva oltre alla riconfigurazione geometrica del laghetto, anche l'installazione di un impianto fotovoltaico e di un sistema di illuminazione migliore.

I lavori furono ultimati poco più di un anno fa, andando a intensificare anche la sicurezza del parco grazie all'assunzione di un custode e di diverse guardie zoofile.

La nuova casa delle baby gang

In seguito ai recentissimi fatti di cronaca locale, l'immagine che l'Italia intera ha della villa comunale di Pomigliano d'Arco non è certo delle migliori.

Marwan, il coraggioso quindicenne aggredito fisicamente e rapinato sabato scorso dalla baby gang di periferia, ha denunciato tutto ai Carabinieri ed è adesso tornato tra i banchi di scuola. Il suo non è però un caso isolato: circa due mesi fa, un altro branco aveva infatti rapinato tre ragazzini proprio negli spazi esterni della villa, puntando una pistola dritta nelle tempie di una delle vittime.