Nella mattinata di oggi, giovedi' 31 maggio 2018, gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza della Polizia di Stato di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, insieme al personale della questura di Napoli - reparto squadra mobile e con la collaborazione e l'ausilio degli uomini del N.P.C (Nucleo Prevenzione Campania), hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli lo scorso 24 maggio 2018.

Gli arrestati

A finire in manette in seguito ad un procedimento penale aperto nei loro confronti dalla D.D.A.

(Direzione Distrettuale Antimafia) di Napoli sono stati:

  • Tortora Patrizio, di anni 48, residente a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), capo e promotore dell'organizzazione criminale;
  • Casillo Nunzio, di anni 54, residente a San Giuseppe Vesuviano, soprannominato 'O' Scialone', attualmente già detenuto in carcere per diversi reati da lui commessi;
  • Mascolo Giuseppe, 29 anni di età, originario del beneventano, soprannominato 'Compariello';
  • Ferraro Gaetanom, anni 48, residente a San Giuseppe Vesuviano e soprannominato 'Zazà';
  • Malafronte Gennaro, 40-enne, originario di Pompei, in provincia di Napoli, finito agli arresti domiciliari.

Le indagini

Gli arresti di oggi scaturiscono da una lunga e complessa attività di indagine, egregiamente condotta dagli uomini del personale della Squadra Investigativa presso il commissariato di Pubblica sicurezza della Polizia di Stato di San Giuseppe Vesuviano.

I poliziotti, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono riusciti a debellare una pericolosa e spietata organizzazione criminale, dedita prevalentemente al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. A capo dell'organizzazione vi era Patrizio Tortora, ritenuto dalle forze dell'ordine affiliato al sodalizio criminale del clan camorristico dei 'Fabbrocino', operante nel territorio della zona vesuviana dell'hinterland nolano.

In particolar modo, la banda criminale era specializzata - secondo quanto è emerso dalle indagini degli inquirenti - in attività di approvvigionamento e distribuzione della droga. Il team di spacciatori è stato stanato grazie all'ausilio di una serie di riscontri documentali, tra cui minuziosi e certosini servizi di osservazione e pedinamento dei soggetti interessati. Le indagini hanno permesso di accertare l'esistenza di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.