Dopo 10 giorni di strenua resistenza, è venuto a mancare Attilio Picoco, il vice brigadiere in servizio presso il nucleo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Nola, in provincia di Napoli. Lo scorso 20 luglio Picoco era intervenuto sulla strada statale Nola - Villa Literno, all'altezza dello svincolo di Pomigliano d'Arco/Acerra, assieme ai colleghi della compagnia di Castello di Cisterna, per un grave incidente automobilistico. Durante l'attività dei rilievi stradali, fu letteralmente travolto ed investito da un giovane 26enne di Sant'Antimo (Napoli), attualmente indagato per omicidio colposo plurimo.

Le vittime

Ad essere coinvolti nel sinistro stradale, con conseguenze di gran lunga peggiori, anche la guardia particolare giurata Benigno De Gennaro e l'appuntato Vincenzo Ottaviano, entrambi deceduti poco dopo l'incidente. Picoco, apparso sin da subito in condizioni di salute estremamente gravi, era stato ricoverato presso il nosocomio 'San Giovanni Bosco' di Napoli. Per il vicebrigadiere erano arrivati anche gli auguri di una repentina e pronta guarigione del ministro degli Interni, l'onorevole Matteo Salvini. Sale, dunque, a tre il bilancio delle vittime del sinistro stradale avvenuto nella tragica notte del 20 luglio 2018. Una morte assurda, di tre pubblici ufficiali che stavano facendo solo il loro mestiere, il loro dovere.

L'imputato

Per omicidio stradale plurimo è sotto accusa il ragazzo che ha sbalzato in aria le tre vittime. Si tratta di un ragazzo alla guida di una Golf, la cui centralina elettronica al momento dell'impatto ha fatto registrare una velocità pari a circa 130 chilometri orari, su un tratto di strada dove il limite è fissato a 80 chilometri orari.

Inoltre, la nota applicazione di messaggistica istantanea Whatsapp, installata sul telefono cellulare del giovane, è risultata essere attiva all'orario del sinistro: questo potrebbe significare che il 26enne, nonostante la folle velocità, fosse anche distratto dalla guida per scrivere un messaggio di testo. Per il momento gli inquirenti stanno ancora controllando i tabulati telefonici della scheda sim in possesso del ragazzo.

A condurre le indagini sono gli uomini della sezione di polizia giudiziaria del commissariato di polizia stradale di Nola (Napoli), coordinati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Nola, nella persona del procuratore generale, Dott.ssa Anna Maria Lucchetta, e del sostituto procuratore, Dott.ssa Martina Salvati.